Operai al lavoro per installare le transenne nel parco Don Bosco a Bologna, quartiere di San Donato. Segno che i lavori annunciati, e poi contestati, sono vicini al via. E scoppia immediata la rabbia del comitato Besta per la salvaguardia dell'area, che già nelle scorse settimane aveva alzato la voce.
“Siamo increduli. Negli ultimi mesi del 2023 abbiamo rivolto appelli e scritto lettere aperte alla segretaria del PD Elly Schlein, al presidente della Regione Stefano Bonaccini, alla presidente dell'Assemblea legislativa Emma Petitti. Silenzio assordante. Anche la richiesta di incontro inviata alla vicesindaca e assessora all'ambiente Emily Clancy sembra caduta nel vuoto. Da una parte i nostri rappresentanti nelle istituzioni dichiarano di volere riavvicinarsi ai cittadini, dall'altra non si preoccupano neanche di rispondere a un comitato che rappresenta migliaia di persone che hanno sottoscritto una petizione rivolta al Comune di Bologna. Chi oggi non risponde - attacca il comitato -sicuramente tra qualche mese avrà l'ardire di chiederci il voto e magari si stupirà di fronte all'alto astensionismo."
Il parco Don Bosco, continuano i cittadini "rappresenta un fondamentale polmone verde in un quartiere fortemente urbanizzato. Che senso di comunità potrà mai esserci se per tante persone prevale la sensazione di subire scelte imposte dall'alto? Scelte che non tengono conto dell'aggravarsi dell'emergenza climatica e ambientale. Consapevolezza e sensibilità si diffondono rapidamente tra la popolazione e l'ascolto dovrebbe essere il primo compito di chi vuole governare nell'interesse della collettività.
Quelle transenne sono un macigno sul terreno del confronto tra politica e cittadini".