E’ all’insegna della continuità, a Ferrara, la ricandidatura a sindaco del primo cittadino uscente Alan Fabbri. Nella lega dal 1999, per le prossime elezioni ha dato vita a verrà una propria lista civica, oltre a incassare il sostegno di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Udc e un’altra civica, Ferrara al centro. 6 liste in tutto, oltre 180 candidati per il consiglio comunale.
A fianco del locale dove Fabbri presenta la sua lista, la sede elettorale della Lega con i manifesti del vicesindaco Lodi. Ma il sindaco, nel ricandidarsi, non anticipa nulla della futura squadra di governo della città.
Nella sua lista - tra tre settimane la presentazione dei nomi - annuncia grandi conferme ed elementi di novità. 18 anni l’età del candidato più giovane.
Poi, rinnova le critiche a tutte le precedenti amministrazioni. E rivendica i risultati ottenuti nel mandato in corso. Le opere pubbliche, i 140 milioni di euro portati a Ferrara con il piano nazionale di ripresa e resilienza. Risorse che ora vanno finalizzate, e per questo Fabbri chiede continuità.
Il sindaco estense rivendica la scelta di aver portato in città Bruce Springsteen, contrapponendosi a chi, dice, ha un’idea elitaria della cultura. Annuncia che sono in cantiere altri eventi simili. E a chi aveva contestato l’impatto ambientale nella scelta del luogo replica: l’erba ricresce, anche nel cemento.
Infine, la campagna elettorale. No a dibattiti e confronti con lo sfidante di centro sinistra Fabio Anselmo. “Il confronto - conclude Fabbri - lo faccio con i cittadini”.
Il servizio è di Francesco Rossi