"La guerra è più veloce della burocrazia"
La denuncia dell'associazione Riviera Sicura, in prima fila nell'accoglienza dei profughi: "Esclusi dai tavoli: riceviamo continue chiamate di aiuto e non possiamo più rispondere"
"Esclusi dal sistema di assistenza": lo denuncia l'associazione Riviera sicura, che a Rimini sin dalle prime ore dell'emergenza si è attivata per l'accoglienza dei profughi dall'Ucraina. Più di mille - sottolineano i volontari - le donne e bambini ospitati gratuitamente finora in 13 hotel.
L'associazione chiede un incontro con Regione e prefettura: “La guerra è più veloce della burocrazia: noi abbiamo aiutato fino ad ora ma siamo stati esclusi dai tavoli dove si decide cosa fare. Riceviamo continuamente telefonate di aiuto e purtroppo non possiamo più dare delle risposte”, dice il vicepresidente. Che aggiunge: “Finché ce la faremo andremo avanti a oltranza: speriamo che le istituzioni intervengano”.
Venerdì 40 persone sono state trasferite dall'albergo Brenta ai cas, i centri di accoglienza straordinaria. Un atto dovuto fino a quando ci saranno posti disponibili, ribadisce la prefettura, ma Riviera Sicura intende presentare un esposto per non essere stata avvisata.
Nel servizio di Paolo Pini le interviste a Corrado Della Vista e Giosuè Salomone, vice e presidente di Riviera Sicura.