Consegnata al Comune la fattoria confiscata alla mafia
Nell'azienda agricola di Longastrino, nel Ferrarese, lavoreranno ex detenuti o disabili
Un'azienda agricola nelle campagne di Longastrino, con quattro ettari di terreno, capannoni, una casa e un allevamento di pecore da latte. È questo il bene strappato a un pluripregiudicato ferrarese e consegnato al Comune di Argenta dall'Agenzia nazionale dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
Un evento che Libera Emilia Romagna ha scelto come capofila per la “27esima giornata dell'impegno e della memoria delle vittime innocenti di mafia”. Tante le persone minacciate e truffate dall'ex proprietario, incluso l'amministratore giudiziario che l'ha gestita da quando è scattato il sequestro: tre anni fa la confisca di immobili e terreni, poi la decisione di salvare l'azienda agricola e destinarla a fini sociali - una delle poche esperienze simili in Italia - con l'obiettivo di farci lavorare persone svantaggiate, come ex detenuti o disabili.
Da luogo di paura, ora la tenuta diventa un posto di tutti, un modo per sanare la ferita inferta alla comunità dalla violenza criminale.
Nel servizio di Virginia Novellini, con le immagini di Roberto Mezzabotta e il montaggio di Diego Gualandi le interviste al commissario giudiziario Lamberto Casari, ad Antonio Monachetti, responsabile dei beni confiscati di Libera Emilia Romagna, e al sindaco di Argenta Andrea Baldini.