"Puntai il fucile, la mamma mi fermò e spuntarono tre bambini"
Il racconto di Martin Adler: i tre fratellini nascosti in una cesta, la paura si trattasse di un soldato tedesco, poi la sorpresa: a Bologna l'abbraccio 77 anni dopo
Il 23 agosto dell'anno scorso Martin Adler, statunitense di 97 anni, affrontò il lungo viaggio fino a Bologna per poter abbracciare i tre bambini incontrati nel 1944 a Monterenzio, sull'Appennino bolognese, durante la seconda guerra mondiale.
Erano nascosti in una cesta e avevano rischiato di essere scambiati per un tedesco dall'allora giovane soldato: a fermarlo dallo sparare fu la loro mamma. Lo spavento si trasformò si sciolse in un sorriso, immortalato in una foto che da allora Martin custodì gelosamente, col sogno di poterli un giorno rivedere. Un desiderio che grazie al giornalista Matteo Incerti si avverò la scorsa estate: atterrato al Marconi, l'ex soldato ritrovò Bruno, Giuliana e Mafalda Naldi, ormai ottantenni. E, come 77 anni prima, portò loro del cioccolato. “Una favola di pace”, fu il commento di Incerti.
Il servizio di Paolo Pini.