La protesta dei pescatori contro lo stop alle reti a strascico

Barche ferme nei porti dell'Adriatico per contestare la decisione della Commissione Europea. Il bando entro il 2030 nelle aree protette

Pescatori sul piede di guerra per la decisione della Commissione Europea di eliminare la pesca a strascico nelle aree protette entro il 2030. La protesta si è tenuta in molti porti dell'Adriatico. “Abbiamo sempre rispettato le sempre più stringenti regole europee - dicono i pescatori - su un mestiere che portiamo avanti da generazioni, ma questo è un ulteriore vincolo a una professione sempre più difficile e con poco ricambio, oltre che un favore alle multinazionali”.

"Sono quasi tremila i pescherecci italiani che saranno 'affondati' dalle nuove linee europee che prevedono la scomparsa della pesca a strascico, il settore più produttivo della marineria nazionale, con un impatto devastante sull'economia sull'occupazione e sui consumi. Una misura contro la quale i pescatori di Coldiretti Impresapesca protestano nei i porti italiani facendo suonare all'unisono le sirene delle imbarcazioni". Così Nicola Bertinelli, presidente di Coldiretti Emilia-Romagna. Al molo di Rimini si sono radunate tutte le imbarcazioni interessate dal problema, una trentina circa. "L'obiettivo è far arrivare la protesta a Bruxelles. La misura più dirompente - ricorda Coldiretti regionale - è il divieto del sistema di pesca a strascico che rappresenta in termini di produzione il 65% del pescato nazionale, operando di media non più di 130 giorni all'anno.

Ma le nuove linee prevedono anche "la restrizione delle aree di pesca con tagli fino al 30% di quelle attuali, con scadenze ravvicinate nel 2024, 2027 per concludersi nel 2030". L'eliminazione della pesca a strascico senza che siano state peraltro previste risorse adeguate per la riconversione significa per l'Italia - calcola Coldiretti Impresapesca - la rinuncia ai 2/3 del pescato nazionale, aggravando ulteriormente una situazione che nel 2022 ha visto arrivare in supermercati e ristoranti del Paese oltre 1 miliardo di chili di prodotto straniero tra fresco e trasformato. E intanto "bussa già alla porta il pesce in provetta", sottolinea infine Coldiretti.

Il servizio da Cesenatico di Samuele Amadori