Il 9 ottobre di 55 anni fa, 300 milioni di metri cubi di roccia precipitarono nel bacino del Vajont sollevando tre onde colossali, che travolsero e uccisero quasi duemila persone. Il disastro rase al suolo Erto e Casso, come la maggior parte di Longarone. Le genti che le abitavano scomparvero nel nulla. I residenti sostengono di non aver mai ricevuto l'attenzione che meritavano nonostante l'impegno di Mauro Corona e di Marco Paolini e gli sforzi di varie organizzazioni che hanno concertato una offerta turistica organizzata proprio su quella tragedia. Ancora si lamentano disinformazione e disinteresse. Oggi sono diverse le commemorazioni a partire da quelle religiose. Alle 20 è previsto il ritrovo nel cimitero del paese per una lucciolata che arriverà alla chiesa. Alle 21.39 di sera nella Chiesa parrocchiale di Longarone una veglia in memoria delle oltre 1.900 vittime, mentre alle 22.39 ci sarà un minuto di silenzio al suono della campana che ricorderà le vittime della tragedia.
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