Primi sei milioni e mezzo dal governo per interventi urgenti

Entro venerdì 16 le richieste ai Comuni per quantificare i danni subiti

Una settimana per presentare foto e documenti su quanto prodotto dal maltempo. Successivamente sarà il momento delle richieste di risarcimento vere e proprie. Dalla Giunta un milione e mezzo per aprire cantieri urgenti e impiegare disoccupati

Entro venerdì 16 le richieste ai Comuni per quantificare i danni subiti
Sei milioni e mezzo subito per il Friuli Venezia Giulia. Fondi in arrivo dopo il riconoscimento dello stato di emergenza da parte del governo, che ha stanziato i primi 53 milioni e mezzo per i danni causati dal maltempo in 11 regioni.
Una scelta che soddisfa il presidente della regione, Massimiliano Fedriga: "Il Consiglio dei ministri ha riconosciuto l'estrema difficoltà in cui ci siamo trovati", ha affermato.
Altri 200 milioni dovrebbero arrivare nei prossimi giorni; si tratta di una cifra che sarà poi distribuita tra i diversi territori italiani danneggiati da temporali, trombe d'aria e alluvioni.
In regione è partita la stima preliminare della cifra necessaria alla riparazione dei danni subiti: tutti i cittadini, entro venerdì 16, devono presentare al proprio comune foto e documenti di danni e eventuali ripristini già fatti, informazioni che saranno poi girate a Roma.
Il consiglio è di informarsi presso il proprio municipio su tempi e modi della raccolta, che variano di paese in paese, e di conservare le carte anche per il futuro, perché non siamo ancora alle richieste di risarcimento vere e proprie, che partiranno più avanti.
Per quanto riguarda le attività produttive la stima dei danni sarà fatta dalle Camere di Commercio della Regione.
Intanto la giunta ha stanziato quasi  un milione e mezzo per i cantieri di lavoro, con cui assumere disoccupati in progetti di tre mesi. Obiettivo: pulizia gli alvei dei fiumi, recupero di terreni e costruzione di piccole opere.
Continua anche il ritorno alla normalità nei tanti comuni colpiti da frane, esondazioni e smottamenti.
L'acqua potabile è di nuovo potabile, da stamattina, anche a Forni Avoltri e Raveo, 15 i comuni carnici dove invece va ancora bollita.
A Cimolais sono state distrubuite bombole a tutti i cittadini che da ormai 10 giorni erano senza gas. Per il ripristino della linea ci vorrà tempo, ma intanto 40 famiglie possono di nuovo cucinare e fare una doccia calda in casa propria.