Tram di Opicina: questo processo non s'ha da fare

Colpo di scena alla prima udienza per l'incidente dell' agosto 2016: Il collegio è incompetente perché serve il giudice monocratico

Tram di Opicina: questo processo non s'ha da fare
Colpo di scena al tribunale di Trieste nel processo penale nei confronti dei due conducenti del tram di Opicina coinvolti nello scontro tra i due convogli il 16 agosto del 2016. Il collegio è incompetente in questo caso perché serve il giudice monocratico. Tutto da rifare insomma e la nuova prima udienza si terrà fra due o tre mesi. Questa non se l'aspettava Elisabetta Burla, avvocata difensora di Fulvio Zetto. Altra cosa inattesa la presenza del pubblico ministero Federico Frezza al posto di Matteo Tripani, colui che finora ha portato avanti il caso, con indagini meticolose, come confermano gli avvocati di parte civile. Presenti all'udienza anche alcuni membri dell'Unione sindacale di base per il lavoro privato come gesto di solidarietà. Critici con Trieste Trasporti che ha chieso al tribunale di costituirsi parte civile. Per il sindacato è la conferma di un accanirsi dell'azienda contro i due dipendenti. Il presidente di Trieste Trasporti Piergiorno Luccarini ribadisce che non c'è nessun accanimento: "Zetto e Schivi contiano a lavorare per noi - dice - ma è vero che le indagini  hanno  appurato chiramente che la responsabilità dell'incidente è la loro, non di un guasto tecnico. ".