Bilancio, macchina protonica al Cro e incentivi per chi assume mamme

Prosegue in Consiglio Regionale l'esame della manovra finanziaria 2019

Bilancio, macchina protonica al Cro e incentivi per chi assume mamme
L'Assessore al Lavoro Alessia Rosolen e il Presidente Massimiliano fFedriga hanno presentato una proposta che sarà inserita in legge che riguarda la stabilizzazione dei precari nel settore privato. La Regione mette a disposizione 6milioni che serviranno come incentivi per le aziende, cifra in aumento rispetto ai tre e mezzo dello scorso anno. Saranno valorizzati i Centri per l'impiego, favorendo le imprese che vi si rivolgono. Contributi anche per le assunzioni di donne con figli a carico fino a 5mila euro.
Il dibattito del pomeriggio è stato incentrato su sanità e protezione sociale ed è stato acceso. L'Assessore Riccardo Riccardi ha annunciato l'acquisto della macchina della terapia protonica per il Cro di Aviano, dal costo di 36 milioni. L'opposizione si è fatta sentire sopratutto quanto Riccardi ha accusato la passata amministrazione regionale di aver causato perdite alle aziende sanitarie. Gran parte del dibattito ha inoltre interessato la misura attiva di sostegno al reddito, la Mia. La Giunta ha presentato i suoi emendamenti, già noti: un rinnovo fino alla fine del 2019, con una diversa modulazione: l'erogazione sarà a carico dei servizi sociali dei Comuni, non più dell'Inps, che tanti ritardi aveva causato nei pagamenti. Non cambia il tetto massimo di 6mila euro di Isee. La modifica più politica è l'esclusione di chi ha meno di cinque anni di residenza in Friuli Venezia Giulia, contro i 2 del passato. Il Partito Democratico parla di atto discriminatorio. Della Mia hanno beneficiato quasi 19 mila nuclei famigliari, oltre 50 mila persone. La maggiore incidenza delle erogazioni è a Trieste. In sei casi su dieci si tratta di famiglie interamente italiane, mentre tre nuclei su dieci sono composti interamente da stranieri. Un dato che colpisce è che il 20 percento dei beneficiari della Mia ha un'occupazione regolare: si tratta quindi di lavoratori poveri.