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Foibe: "Scuse a Slovenia e Croazia? Sciocchezze"

L'assessore regionale di Fdi Scoccimarro rinfoloca le polemiche: i presidenti di Slovenia e Croazia facciano come Willy Brandt a Varsavia

Foibe: "Scuse a Slovenia e Croazia? Sciocchezze"
Le foibe e l'esodo da Istria, Fiume e Dalmazia, continuano ad essere oggetto di scontro politico. Dopo la risposta di Mattarella alle proteste delle massime cariche di Slovenia e Croazia, un assessore della regione Friuli Venezia Giulia rinfocola di nuovo la polemica con ancora maggiore veemenza. "Chi deve chiedere scusa - rilancia Fabio Scoccimarro di Fratelli d'Italia -  sono i governi dell'ex Jugoslavia, all'Italia, agli esuli e agli infoibati. Vorremo che i presidenti di slovenia e croazia imitassero il grande gesto di Willy Brandt a Varsavia, quando il cancelliere tedesco si inginocchio' davanti al memoriale del ghetto di Varsavia". Tornando sulle parole del presidente del parlamento europeo di domenica scorsa, Antonio Tajani, l'assessore all'ambiente ha affermato che "tajani va interpretato, perche' come diceva Almirante, non vogliamo  schierare i carri armati sul confine, ma nulla vieta di considerare Istria, Fiume e Dalmazia terre di cultura italiana'", criticando quei politici "ignoranti o in mala fede" per i quali "foibe ed esodo non furono una pulizia etnica". Liquidando come "sciocchezze" l'invito alle "autorità  italiane di chiedere scusa a Slovenia e Croazia", l'assessore Fvg ha detto, al contrario, di "aspettare i politici d'oltrefrontiera sulle foibe", augurandosi "che i manuali scolastici di Slovenia e Croazia riportino finalmente in modo corretto e oggettivo la tragedia del confine orientale senza tacere sulle follia jugocomunista che ha inghiottito centinaia di migliaia di persone d'ogni lingua e credo". Scoccimarro ha infine proposto 'pietre d'inciampo' "per gli infoibati e assassinati davanti le loro case in Venezia Giulia Istria e Dalmazia", tutte "vittime di Tito".