Un'auto della Polizia
Un 48 enne pordenonese è stato arrestato in flagranza dagli agenti della Squadra Mobile di Pordenone per maltrattamenti in famiglia. Dalle indagini è emerso che l'uomo maltrattava la compagna, con la quale conviveva da qualche anno, con violenze fisiche, psicologiche ed economiche impedendole perfino di uscire di casa e muoversi da sola e di usare il cellulare. Il 48 enne, pluripregiudicato per truffa, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e appropriazione indebita, era già stato ammonito dal Questore il 30 maggio 2018 per violenza domestica. E’ stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
A Trieste sempre la Polizia di Stato ha arrestato uno stalker, un 48 enne del posto, già noto alle forze dell'ordine per reati contro la persona. Nonostante il provvedimento di ammonimento del Questore notificatogli lo scorso 28 giugno, ha reiterato gli atti persecutori contro la sua ex fidanzata rivolgendo intimidazioni a lei e ai suoi familiari ed amici sia di persona che con messaggi sul telefono cellulare. In particolare l'ha minacciata di distruggerle l'autovettura se non le avesse dato la possibilità di vederla, ha suonato ripetutamente il campanello del suo appartamento e l'ha tempestata di telefonate.
Il padre della donna, che nel frattempo aveva spostato dalla zona per precauzione il veicolo, è stato avvicinato dall'uomo, palesemente ubriaco, in via Giulia ed è stato evitato lo scontro fisico dapprima grazie ad alcuni passanti e poi grazie al personale di una Volante. Accompagnato in Questura, ricostruito l'episodio, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la locale Casa circondariale.
A Trieste sempre la Polizia di Stato ha arrestato uno stalker, un 48 enne del posto, già noto alle forze dell'ordine per reati contro la persona. Nonostante il provvedimento di ammonimento del Questore notificatogli lo scorso 28 giugno, ha reiterato gli atti persecutori contro la sua ex fidanzata rivolgendo intimidazioni a lei e ai suoi familiari ed amici sia di persona che con messaggi sul telefono cellulare. In particolare l'ha minacciata di distruggerle l'autovettura se non le avesse dato la possibilità di vederla, ha suonato ripetutamente il campanello del suo appartamento e l'ha tempestata di telefonate.
Il padre della donna, che nel frattempo aveva spostato dalla zona per precauzione il veicolo, è stato avvicinato dall'uomo, palesemente ubriaco, in via Giulia ed è stato evitato lo scontro fisico dapprima grazie ad alcuni passanti e poi grazie al personale di una Volante. Accompagnato in Questura, ricostruito l'episodio, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la locale Casa circondariale.