Scissione Pd, Renzi porta con sé Rosato e Grim

Poco entusiasmo tra i dem regionali per il nuovo partito dell'ex premier

Scissione Pd, Renzi porta con sé Rosato e Grim
Un deputato e una consigliera comunale. Sono le pedine che Renzi erode al Pd in regione. Convintamente migra il triestino Ettore Rosato: abbiamo un progetto nuovo - spiega - ma anche obiettivi comuni. E va l'ex segretario regionale Antonella Grim, definendola scelta coraggiosa ma necessaria per le sfide al fronte sovranista.
Intanto il Pd rifà la conta, e ai vertici sono rimasti tutti: nella segreteria regionale le caselle che contano restano salde, spiega Cristiano Shaurli, che dell'uscita di Renzi dice: non la condivido e non capisco motivazioni e obiettivi, né vedo miglioramenti per l'offerta politica e le proposte per cittadini e imprese. La casa dei riformisti rimane la nostra.
Usa la metafora della casa anche la deputata Debora Serracchiani: farla più piccola non significa fare ordine. 
In sintonia Paolo Coppola, deputato ex renziano che qualcuno dava per partente e che invece sottolinea: rimango perché ho contribuito a costruire questo partito, non voglio smantellarlo.
Il capogruppo Sergio Bolzonello testimonia la compattezza in Consiglio: mai stati così coesi - dice, e aggiunge - ora lo stillicidio è finito e aspettiamo semmai di vedere cosa succederà dopo la Leopolda.Aspetta di ufficializzare il suo passaggio con Renzi il senatore udinese Tommaso Cerno. Pareva certo e oggi (17/9/2019) il giornalista non fa chiarezza: finché non aderisco al gruppo - dice via whatsapp - sono solo discorsi. Per ora sono nel vecchio Pd.