Retribuzioni "mascherate" da indennità di trasferta per non versare l'Irpef

Terza fase dell'operazione "Overtime" della guardia di finanza di Gorizia, scoperte irregolarità su 570 operai; imposte non versate per 235 mila euro

Retribuzioni "mascherate" da indennità di trasferta per non versare l'Irpef
La Guardia di finanza di Gorizia tira le somme della terza fase dell'operazione "Overtime", che ha lo scopo di contrastare il lavoro sommerso e di verificare il corretto assolvimento degli obblighi dei sostituti d'imposta.
Tra il 2014 e il 2018 è stata scoperta l'assunzione non regolare di 579 operai specializzati, in prevalenza romeni, polacchi, bosniaci e croati. Parte della retribuzione veniva versata attraverso voci non imponibili ai fini fiscali (indennità di trasferta). I compensi sottratti alla tassazione Irpef ammontano a 873 mila euro, con mancati introiti nelle casse dell'erario per 235 mila euro.
I lavoratori irregolari risultavano assunti da una società con sede legale in Croazia e organizzazione a Gorizia; l'azienda effettuava lavori di carpenteria ed edilizia in subappalto nelle province di Udine, Gorizia, Pordenone, Treviso, Venezia, Firenze. Gli accertamenti eseguiti da fiamme gialle e ispettori dell'Inps hanno consentito di verificare che i lavoratori non si spostavano dalle loro sedi e quindi a loro non era dovuta alcuna indennità di trasferta.