Anche evasori tra i "paperoni" russi che vivono nel Pordenonese

In due scoperti dalla GdF: avevano mantenuto la residenza nel paese d'origine ma beneficiavano dei servizi del nostro, pagando imposte ridotte

Anche evasori tra i "paperoni" russi che vivono nel Pordenonese
Possedevano quasi 12 milioni di euro, case di proprietà a Pordenone e Lignano e conti correnti in vari paradisi fiscali ma dichiaravano poco o niente al fisco. Li ha scoperti la Guardia di Finanza di Pordenone: sono due imprenditori russi regolarmente residenti in città con le famiglie da molto tempo. Usufruivano di tutti i servizi pubblici compresa l'iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale ma non avevano mai cancellato la precedente residenza in Russia e così non dichiaravano i redditi in Italia per l'asserita "residenza in Russia" e sugli immobili acquistati in Friuli Venezia Giulia pagavano imposte ridotte (o non ne pagavano affatto come nel caso dell'IMU).
L'inchiesta delle Fiamme gialle ha acceso i riflettori sulla comunità russa residente nel pordenonese, composta da facoltosi imprenditori perfettamente in regola con il fisco, attirati anche dai vantaggi fiscali offerti dalla flat tax per gli stranieri con residenza in Italia.