Cassa integrazione alla Marelli Automotive Lighting di Tolmezzo

Ammortizzatori sociali da dicembre per due settimane richiesti per 645 lavoratori. Sindacati in allarme: potrebbero durare fino a giugno 2020

Cassa integrazione alla Marelli Automotive Lighting di Tolmezzo
E' crisi alla Marelli Automotive Lighting, che produce fanali per le auto. Il rallentamento del mercato automobilistico, in particolare quello tedesco, ha costretto i vertici dell'azienda di Tolmezzo ad attivare la procedura di cassa integrazione ordinaria. L'ammortizzatore verrà chiesto per due settimane, dal 9 al 22 dicembre con sospensione a zero ore lavorative e interesserà complessivamente 645 lavoratori sui poco meno di mille a libro paga. La richiesta è figlia della necessità di adeguare i flussi produttivi dello stabilimento alla significativa riduzione degli ordini.
Per ora la richiesta dell'azienda riguarda il solo mese di dicembre ma in un recente incontro con i sindacati il nuovo direttore del sito produttivo ha prefigurato che si possa andare avanti con gli ammortizzatori sociali fino a giugno 2020. In allarme le rappresentanze sindacali che nei prossimi giorni incontreranno la dirigenza aziendale. Successivamente saranno indette le assemblee dei lavoratori. Si temono ricadute anche per l'indotto in Carnia. Era da dieci anni che la fabbrica di fanali non ricorreva alla cassa integrazione. L'ultima volta fu nel 2009, durante la grande crisi, e durò solo tre giorni. Da allora il trend produttivo è cresciuto a livelli record di pari passo con il numero di occupati, dal 2015 al 2018 aumentati di 250 unità. 
Non è la prima azienda in crisi della zona, ricordiamo la cassa integrazione annunciata pochi giorni fa alla ABS, le acciaierie Bertoli-Safau di Cargnacco. Sette settimane a partire dal 25 novembre fino a metà gennaio per 1100 lavoratori. La Fim Cisl Fvg ha stimato che solo nella provincia di Udine, tra le aziende metalmeccaniche, possano essere circa 4 mila i lavoratori interessati da simili misure.