Il documento dei lavoratori

Safilo, il buio su Martignacco fa saltare il confronto in Veneto

Nessuno spiraglio sul destino dello stabilimento friulano di cui è prevista la chiusura. Giovedì le parti sono convocate a Roma dal ministro Patuanelli

Safilo, il buio su Martignacco fa saltare il confronto in Veneto
Procede in acque agitate anche in Veneto la vertenza sugli esuberi Safilo, 700 in tutto quelli annunciati dal gruppo che ha deciso di chiudere lo stabilimento friulano di Martignacco, dove sono impiegati 235 dipendenti.

Proprio la mancanza di risposte soddisfacenti sul futuro dell'impianto friulano ha fatto saltare il tavolo di confronto programmato per il pomeriggio di oggi (lunedì 13 gennaio 2020) a Longarone, un appuntamento che -  hanno confermato  le organizzazioni sindacali di categoria di Belluno - era subordinato all'esito positivo dell'incontro su Martignacco.

"Non abbiamo registrato alcuna apertura su ipotesi di contratti di solidarietà o strumenti alternativi alla chiusura completa dell'impianto -  hanno chiarito i sindacati - e dunque riteniamo di non avviare il confronto, almeno per ora, anche per la situazione bellunese".

Giovedì 16 gennaio 2020 il piano Safilo arriverà sul tavolo del ministro per lo Sviluppo economico Patuanelli. Prima, domani (martedì 14 gennaio 2020), tavolo in Regione sul futuro dello stabilimento di Martignacco.


IL DOCUMENTO DEI LAVORATORI:

In vista dell’incontro di domani 14 gennaio a Trieste alle ore 16.00 in Piazza Unità tra Regione, Sindacati e rappresentanti dell’Azienda Safilo, i lavoratori di Martignacco, congiuntamente ai rappresentanti sindacali, ribadiscono la necessità di giungere con determinazione ad una soluzione per mantenere il sito aperto attraverso le forme più opportune. Questo in virtù del fatto che, una possibile chiusura, renderebbe molto più complicata la trattativa per l’acquisizione dello Stabilimento da parte degli imprenditori interessati; infatti si passerebbe da una condizione “chiavi in mano”, pronti a partire nell'immediato, ad una condizione sfavorevole ove si dovrebbe ripartire da zero con maggiori investimenti.

La linea comune su scritta, ribadita anche ieri a Martignacco nell'incontro con il Sottosegretario al MISE Alessandra Todde, deve necessariamente essere perseguita da tutte le parti istituzionali in causa spingendo, se necessario, anche sulla Regione Veneto che non può esimersi dalle proprie responsabilità. Il mercato dell'occhialeria è in crescita e, proprio nel distretto veneto, sono previsti numeri importanti di assunzioni future; con questi presupposti quindi non si deve dimenticare come anche il Friuli vi è una tradizione radicata negli anni da considerare e implementare: numerose realtà presenti in Carnia (OptiKarnia, Complast, New Project, Comelstile, ecc.) Friulottica/Visottica fino al 2010, la stessa Safilo con altri stabilimenti a Precenicco, Ronchis, Coseano (chiusi nel corso degli anni) oltre a Martignacco, ha contribuito a creare competenze ed eccellenze di manodopera non semplici da trovare nel mercato del lavoro.
 
Confidenti e fiduciosi che l’attenzione rimanga sempre alta e che nei tavoli delle trattative vengano coinvolte in modo trasversale e trasparente, a prescindere dall'appartenenza politica, tutte le Istituzioni, facendo squadra, ringraziamo per l’attenzione e salutiamo cordialmente.
 
I lavoratori di Martignacco (Udine)