Morto al Cpr, si indaga per omicidio

Sulla morte del georgiano di 37 anni che si trovava nel Centro per i rimpatri di Gradisca, la Procura di Gorizia ha aperto un fascicolo contro ignoti con l'ipotesi di reato di omicidio volontario. Disposta l'autopsia.

Morto al Cpr, si indaga per omicidio
La procura di Gorizia ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di omicidio volontario per la morte del georgiano Vakhtang Enukidze, 37 anni, che si trovava trattenuto nel centro permanente per i rimpatri di Gradisca d'Isonzo.

La ricostruzione dei fatti comincia a delinearsi: nella mattinata di sabato 18 gennaio l'intervento dell'ambulanza del 118 nel Cpr, dopo l'allarme lanciato dai compagni di stanza del georgiano che lo avevano già aiutato a risalire sul letto durante la notte quando si era sentito male. Il decesso di Vakhtang Enukidze è sopraggiunto per cause ancora da accertare nel pomeriggio del 18 gennaio all'ospedale di Gorizia. Il 37enne era stato arrestato e portato in carcere martedì 14 gennaio per aver aggredito in una camera un altro ospite della struttura semi-detentiva. Un arresto convalidato dal Gip. Ma dal momento che era vicino al rimpatrio, era stato deciso di farlo tornare nel Cpr nella giornata di giovedi 16 gennaio sera.

Sui social gli antagonisti del comitato No Cpr hanno pubblicato un audio attribuito a una persona trattenuta che racconta di un pestaggio da parte delle forze dell'ordine che sarebbe avvenuto già martedì 14. Ipotesi smentita categoricamente dal questore di Gorizia, Paolo Gropuzzo.

La Procura sta ricostruendo gli ultimi giorni di vita dell'uomo, che non avrebbe manifestato problemi di salute prima di sabato mattina, hanno fatto filtrare fonti di polizia. Come detto, si procede per omicidio volontario ma al momento non ci sono indagati. Un'ipotesi di reato che potrà essere rimodulata all'emergere delle risultanze delle indagini avviate. Disposta l'autopsia sul corpo del georgiano che verrà effettuata nei prossimi giorni. La Procura goriziana sta vagliando tutti gli elementi e raccogliendo testimonianze. Si verificano anche eventuali episodi di violenza.

Nel pomeriggio di oggi (domenica 19 gennaio) i comitati anti-cpr terranno una manifestazione sulla strada regionale 305 che porta al Cpr, struttura attiva da appena un mese e che tra atti di autolesionismo e fughe tentate e riuscite ha creato più di qualche problema.

Ecco la corrispondenza radiofonica del nostro inviato a Gradisca d'Isonzo, Antonio Di Bartolomeo: