Coronavirus, la Regione decreta lo stato di emergenza

Riccardi: "Misura necessaria per fronteggiare il rischio sanitario". Dieci i pazienti (tre sono medici) che hanno effettuato il test: negativi

Coronavirus, la Regione decreta lo stato di emergenza
La Regione Friuli Venezia Giulia ha decretato lo stato di emergenza fino al 31 luglio prossimo per "fronteggiare il rischio sanitario da coronavirus, anche in considerazione dei primi casi di contagio nel territorio italiano e in particolare nella vicina regione del Veneto. La decisione è arrivata al termine della riunione del Comitato operativo di Protezione civile.
"Con il decreto dello stato di emergenza, ha spiegato il vicepresidente della Regione, Riccardi, "la Regione potrà adottare una procedura più agile per l'acquisto di beni, servizi e forniture attraverso un affidamento diretto, per tutto ciò che è necessario per affrontare l'emergenza".
La misura, ha aggiunto, "è utile per disporre di risorse tali da consentire, ad esempio, di mettere a disposizione le strutture nel caso in cui si rendesse necessario adottare l'isolamento".
Il presidente della Regione Fedriga ha fatto sapere che intanto, in attesa delle linee guida del Governo, le manifestazioni pubbliche in Friuli Venezia Giulia - quali ad esempio il Carnevale e le paralimpiadi previste a Lignano Sabbiadoro - non saranno sospese, ma la Regione è pronta, una volta ricevuta la proposta dell'Esecutivo nazionale, a effettuare le valutazioni di merito per la piena tutela dei cittadini del Friuli Venezia Giulia".
Sul versante della prevenzione, proseguono i controlli mirati all'aeroporto di Ronchi. Il presidente della Regione Fedriga ha chiesto al governo che i controlli vengano estesi anche alla frontiera terrestre, ma dall'esecutivo nazionale è arrivata subito la risposta: al momento la misura non è prevista.
In Friuli Venezia Giulia dieci pazienti che presentavano un quadro compatibile con una infezione da coronavirus (sette a Udine e tre a Trieste) hanno effettuato i primi test, che sono risultati negativi". Non si registrano dunque casi di contagio in regione, dove sono pienamente attivi il monitoraggio e i protocolli di prevenzione.
Rimane la raccomandazione, in caso di sospetto anche minimo, di chiamare subito il 112 ancora prima di rivolgersi al pronto soccorso o al medico di base.