I dati dell'Autorità di sistema

Trieste è il primo porto in Italia

62 milioni di tonnellate di merci movimentate, con 790.000 container. Sul coronavirus, rassicurazioni: "aumentati i controlli, nessun pericolo"

Trieste è il primo porto in Italia

Nel 2019 Trieste si conferma primo porto d'Italia con 62.000.000 di tonnellate movimentate, a cui si aggiungono 4.000.000 dello scalo di Monfalcone. Ne dà notizia una nota del presidente dell'Authority, Zeno D'Agostino.

"L'anno appena concluso ha messo a segno due importanti traguardi", si legge nel documento. "Da un lato il traffico container ha registrato lo sviluppo più dinamico, toccando i 790.000 TEU con un incremento del +9% sul 2018. Si tratta del  record storico per il porto, oltre che dell'aumento più alto fra  tutti i settori merceologici. Dall'altro il traffico ferroviario, già fortemente irrobustito negli ultimi anni, porta al consolidamento dei dati raggiunti nel 2018, arrivando al traguardo di 10.000 treni e 210.000 camion tolti dalla strada". 

"Per quanto riguarda i treni - prosegue D'Agostino  - i risultati raggiunti in questi anni sono stati estremamente incoraggianti, sia dal punto di vista della performance che ha portato al raddoppio dei numeri dal 2014 ad oggi da 5.000 a 10.000 treni, sia per quanto riguarda  il percorso di investimenti futuri nel settore ferroviario che ammontano a  200 milioni di euro. Ora si aprono nuove sfide. Già nel 2019 sono partiti i cantieri di Campo Marzio. Ma il 2020 sarà l'anno dell'avvio dei lavori più importanti".

Va rilevato che nel settore dei container, il 56% del traffico sbarcato o imbarcato a Trieste nel 2019,  ha usato la ferrovia. Questa quota è in continua crescita e già oggi supera la quota che l'UE ha posto come obiettivo del traffico ferroviario europeo di merci per il 2050 (che è del 50%). Anche nel settore delle autostrade del mare, nonostante la contrazione dei traffici,  la ferrovia sta acquisendo un valore rilevante: il 29% di tutti i camion imbarcati o sbarcati a Trieste (principalmente da/verso Turchia) nell'anno appena concluso, sono stati trasferiti  su treno.

Per quanto riguarda i singoli settori merceologici, stabili le rinfuse liquide che si attestano sopra a 43.000.000 di tonnellate movimentate (+0,30%). In crescita  il settore delle rinfuse solide che registra un incremento del +3% con 1.700.000 tonnellate movimentate. Rallentano invece le merci varie (-5%), in discesa a causa del risultato negativo del comparto Ro-Ro (-24%) che passa da 299.000 unità transitate nel 2018 a 228.000 nel 2019. Tale risultato ha portato alla lieve flessione (-1%) dei volumi totali del porto  da 62.600.000 a 62.000.000.

D'Agostino è anche intervenuto nel corso di un forum all'agenzia ANSA dedicato alla portualità, a proposito dell'emergenza-coronavirus. "I controlli al porto di Trieste sono aumentati e, al momento, non esiste un pericolo di trasmissione del coronavirus attraverso le merci" ha detto il presidente. Un ulteriore elemento che garantisce un certo grado di sicurezza, a suo avviso, è il fatto che ci sia "una sorta di 'quarantena' per le merci provenienti dalla Cina che per giungere a Trieste impiegano più di venti giorni". In merito agli equipaggi delle navi provenienti dal Paese orientale il presidente dell'Autorità ha sottolineato che "tutti i componenti vengono mantenuti a bordo e controllati".