Confcooperative: le "chiusure in ordine sparso" creano incertezza

La denuncia: "Spesso l' attivita' consentita in un Comune non lo e' in quello vicino, evidenziando trattamenti difformi a breve distanza"

Confcooperative: le "chiusure in ordine sparso" creano incertezza
"Una vera e propria giungla di interpretazioni diverse l'una dall'altra rispetto al complicato tema delle attività autorizzate dai diversi decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Con il risultato che l'attivita' consentita in un Comune non lo e' in quello vicino, evidenziando nei fatti trattamenti molto difformi anche tra esercizi a breve distanza".

E' quanto denuncia Confcooperative Udine, raccogliendo le segnalazioni dei diversi esercizi commerciali sparsi sul territorio friulano. "Si sta palesando, giorno dopo giorno - aggiunge il presidente Franco Baiutti - un eccesso di zelo in alcuni territori, che adottano interpretazioni più' severe di quelle auspicate dalla stessa Presidenza del Consiglio la quale peraltro, con delle proprie risposte a quesiti, ha tentato di chiarire i margini di applicazioni dei Dpcm dell'11 e del 22 marzo.

Purtroppo in molti territori le autorita' di polizia locale adottano interpretazioni restrittive". L'effetto? "Si va in ordine sparso: ma cosi' facendo - precisa Baiutti - si crea una grande incertezza negli operatori economici. Serve un'interpretazione univoca e chiara. Per tutelare innanzitutto gli esercizi commerciali dall'applicazione di sanzioni anche molto pesanti, in un momento già difficile economicamente. Anche perchè parliamo di prodotti che i cittadini richiedono a gran voce e se quindi un determinato articolo non si trova in un negozio ma in un altro si', il risultato - spiega - e' anche quello di favorire paradossalmente lo spostamento dei cittadini alla ricerca di determinati prodotti. Un risultato, francamente, paradossale.

Per Confcooperative "a questo punto e' indispensabile che le autorita' pubbliche arrivino a definire linee di interpretazione chiara cui possano uniformarsi le autorità di polizia. Cosi' non si può andare avanti per un altro mese".