Continua l'arrivo di migranti ma aumentano le riammissioni in Slovenia

Il prefetto Valenti: "Dei 72 ingressi irregolari avvenuti la settimana scorsa circa la metà sono tornati da dove avevano sconfinato in Italia"

Continua l'arrivo di migranti ma aumentano le riammissioni in Slovenia


Continua intanto l'arrivo di migranti in Italia attraverso la rotta balcanica. Tra ieri e oggi oltre 70 persone sono state rintracciate sul Carso triestino, nei pressi del confine con la Slovenia, dalle forze dell'ordine. Si tratta di persone provenienti per lo piu' da Afghanistan e Pakistan. Oltre alle procedure di identificazione, e' previsto per coloro che hanno fatto ingresso in Italia un periodo di quarantena preventiva in strutture predisposte.

"Si tratta - sottolinea una nota del Sindacato autonomo di polizia di Trieste - di una situazione che obbliga ad una maggiore attenzione da part del governo centrale". Secondo il Sap, "e' fondamentale che si agevolino ed incrementino le pratiche di riammissione in Slovenia degli immigrati che entrano sul nostro territorio nazionale". "Non solo ma e' anche necessario - aggiunge la nota firmata dal segretario provinciale Lorenzo Tamaro - che si rivedano gli accordi bilaterali che regolano queste operazioni per renderle possibili, piu' snelle e semplici, in una fase come questa che impone un intervento piu' deciso ed efficace".

"Abbiamo rinnovato e rinvigorito lo strumento della riammissione informale. E' stato compreso dalle autorità slovene che adesso consentono la riammissione di migranti in numero maggiore rispetto a prima". Lo ha detto il prefetto di Trieste, Valerio Valenti, a segnalare i buoni rapporti tra i due Paesi confinanti.

Così, dei 72 ingressi irregolari avvenuti nell'arco di tutta la settimana scorsa, circa la metà dei migranti sono tornati in Slovenia, da dove avevano sconfinato in Italia, ha precisato Valenti. "Sono segnali di una collaborazione di polizia più intensa: i rapporti di polizia sono quotidiani, proficui e procedono bene", ha concluso il prefetto.