Lo stabilimento Dm Elektron di Buja
Nuovo incontro tra azienda e sindacati alla Dm Elektron di Buja: i lavoratori, da tempo in stato di agitazione, chiedono certezze sul futuro dopo che per loro sono stati richieste altre quattro settimane di cassa integrazione straordinaria per covid. Dal 26 luglio i dipendenti si troverebbero senza alcun ammortizzatore sociale, anche perché gli attuali volumi produttivi, ridotti praticamente a zero, non permetterebbero neanche di rispettare la solidarietà al 40% firmata a dicembre.
La proprietà, collegata al telefono - raccontano i rappresentati sindacali - non ha saputo dare risposte, parlando di una enorme incertezza del mercato. Tra le richieste dei lavoratori c'è anche il ritorno della produzione dallo stabilimento in Romania, dove al momento è impegnata circa la metà della forza lavoro. Venerdì i sindacati hanno mandato la richiesta di apertura di un tavolo alla regione, a cui per ora non è arrivata risposta. Per questo hanno dato il via a un presidio permanente di fronte alla fabbrica nell'orario di apertura.
La proprietà, collegata al telefono - raccontano i rappresentati sindacali - non ha saputo dare risposte, parlando di una enorme incertezza del mercato. Tra le richieste dei lavoratori c'è anche il ritorno della produzione dallo stabilimento in Romania, dove al momento è impegnata circa la metà della forza lavoro. Venerdì i sindacati hanno mandato la richiesta di apertura di un tavolo alla regione, a cui per ora non è arrivata risposta. Per questo hanno dato il via a un presidio permanente di fronte alla fabbrica nell'orario di apertura.