Sei Daspo a Udine per una rissa a sfondo razzista dopo una partita

Nella casa dell'ultras cividalese responsabile del parapiglia la Digos ha trovato materiale riconducibile al nazifascismo. Per lui sei anni lontano dagli stadi e obbligo di firma

Sei Daspo a Udine per una rissa a sfondo razzista dopo una partita
Sono stati identificati dalla Digos della questura di Udine i presunti responsabili di una rissa scoppiata nel novembre dello scorso anno in un bar nel quartiere udinese dei Rizzi, qualche ora dopo la partita di calcio Udinese-Spal. La rissa si era scatenata dopo una frase antisemita pronunciata da un noto ultras dell'Udinese, estremista di destra residente nel cividalese, nei confronti di uno degli avventori, di origini albanesi ma residente in Friuli. Si era scatenato un parapiglia con intervento di altre persone, in difesa dell'uno o dell'altro. 
Le conseguenze sanitarie più rilevanti avevano riguardato i due dai quali era partita la rissa, l'ultras aveva riportato la ferita ad un'occhio, l'altro la frattura del polso.

Sei persone, in età compresa fra 29 e 36 anni e residenti nelle province di Udine e Gorizia, sono state denunciate e colpite da Daspo, divieto di accedere a manifestazioni sportive, per un periodo variabile da 2 a 6 anni. Si tratta del cosiddetto Daspo fuori contesto, deciso per episodi avvenuti al di fuori di una manifestazione sportiva

Nei confronti della persona che ha scatenato la rissa, la Digos ha compiuto ulteriori accertamenti; da una perquisizione è stato rinvenuto materiale riconducibile al nazifascismo. La persna sottoposta a perquisizione è' residente nel cividalese ed è nota alle forze dell'ordine. Per lui il Daspo è della durata di 6 anni con obbligo di firma negli uffici della pubblica sicurezza per i prossimi 5 anni.