Ordine dei medici di Udine: "No alle televisite via computer"

A rischio l’alleanza per la salute tra medico e paziente e l'asservimento della professione medica a logiche economicistiche ed organizzative

Ordine dei medici di Udine: "No alle televisite via computer"
Totale contrarietà ad un approccio alla telemedicina che rischia di svilire l'attività medica in senso stretto. L'Ordine dei Medici di Udine, allineandosi alla posizione della Federazione nazionale, rende noti gli elementi di criticità connessi a presunte visite specialistiche virtuali, con cellulari o pc o tablet, che ancora non esistono e che si terrebbero con modalità che inficiano il concetto stesso di analisi, presa in cura e accertamento diretto.

L'Ordine dei Medici di Udine, per voce del Presidente Maurizio Rocco e di tutto il Consiglio Direttivo, boccia le linee guida che dovrebbero regolamentare le televisite da parte degli specialisti su richiesta diretta del paziente o da prescrizione del Medico di Medicina Generale, contenute nel documento “Erogazione di prestazioni di specialistica ambulatoriale a distanza – servizi di Telemedicina”. Per l'Ordine si rischia lo sgretolamento del rapporto e dell’alleanza per la salute tra medico e paziente e l'asservimento della professione medica a logiche economicistiche ed organizzative. 

Accettabili gli strumenti di telemedicina per le attività di rilevazione o monitoraggio a distanza, dei parametri biologici e di sorveglianza clinica - dice L'Ordine dei Medici di Udine. Secondo cui però la televisita confligge con l'articolo 24 del Codice che obbliga i medici a rifiutarsi di certificare fatti che non abbiano constatato personalmente, ovvero direttamente, o che non siano supportati da riscontri oggettivi.

L'Ordine di Udine auspica in una lettera inviata al presidente della Conferenza delle Regioni il rinvio dell’esame del testo presso la Conferenza Regioni e Provincie Autonome e la convocazione del tavolo di lavoro.