Balle di foraggio "speciale" per i selvatici in difficoltà

D'inverno sono abituati a un'alimentazione povera e fibrosa: un fieno troppo energetico potrebbe risultare fatale, specie in un periodo rigido

Balle di foraggio "speciale" per i selvatici in difficoltà
In montagna si sta concludendo la prima fase delle operazioni di soccorso della fauna selvatica in difficoltà, dopo le nevicate da record di fine dicembre e inizio gennaio. Nelle settimane scorse erano state numerose le segnalazioni di cittadini per animali in difficoltà, soprattutto ungulati come cervi e caprioli, che si avvicinavano ai centri abitati in cerca di cibo. Stavolta anche nei fondavalli c'è stato un accumula importante di neve, che ha impedito alla fauna selvatica di mangiare. Corpo forestale regionale e Protezione civile, con il supporto di alcuni cacciatori delle locali riserve di caccia, hanno messo a disposizione degli animali, in alcune aree isolate, rotoballe di fieno".
Gli interventi sono stati pianificati e calibrati su base scientifica, rispettando biologia ed ecologia delle specie presenti in Friuli Venezia Giulia. Per queste operazioni di soccorso è stato quindi impiegato un foraggio molto grezzo e ricco di cellulosa, messo a disposizione dal Servizio biodiversità della Regione, proveniente dallo sfalcio di aree prative situate in ambienti naturali ad alta valenza ecologica.
 
Il foraggiamento artificiale degli ungulati selvatici infatti è una pratica di emergenza che richiede particolari cautele: "i ruminanti selvatici - si legge in una nota della Regione - d'inverno sono abituati a una alimentazione scarsa e fibrosa, si adattano difficilmente a brusche variazioni derivanti dalla somministrazione di alimenti eccessivamente energetici e proteici, che possono causare gravi alterazioni metaboliche, con esiti anche letali. È inoltre necessario pianificare con particolare cura la distribuzione dei punti di foraggiamento al fine di evitare assembramenti che agevolano la trasmissione di patogeni e parassiti tra animali già indeboliti dai rigori di un inverno particolarmente freddo e nevoso. Per questi motivi, in presenza di animali in difficoltà, è opportuno che la popolazione non distribuisca alimenti autonomamente ma avverta la locale stazione forestale, che valuterà la strategia d'intervento più idonea".
 
"Con i mezzi della Protezione civile - si legge ancora nella nota - sono state distribuite dai centri di smistamento fino ai punti di alimentazione degli animali 74 balle di alimento fibroso con interventi nei Comuni di Tarvisio, Paluzza, Sutrio, Ligosullo, Forni Avoltri, Sauris, Ovaro e Paularo. Per raggiungere alcuni punti, sfruttando missioni già programmate per altre attività, è stato impiegato anche l'elicottero della Protezione civile".