Emergenza sanitaria

La proposta del senatore Ciriani: zone di rischio su base provinciale

Il parlamentare fa l'esempio di Pordenone: ha l'incidenza più bassa della regione e dovrebbe avere misure meno restrittive. Ma non tutti sono d'accordo

La proposta del senatore Ciriani: zone di rischio su base provinciale
Negli ultimi sette giorni, il territorio dell'ex provincia di Pordenone ha l'incidenza (i nuovi casi ogni centomila abitanti) più bassa del Friuli Venezia Giulia: al di sotto dei 250 ogni centomila abitanti che è uno dei parametri che determina la zona rossa. Ma nelle Regioni si possono prevedere solo colori più scuri, quindi più restrizioni in determinate zone, non misure meno restrittive. Un emendamento che sarà presentato in Senato da Fratelli d'Italia, all'opposizione del governo Draghi, prevede il cambio della norma nell'ultimo decreto legge attualmente in discussione alla Camera: primo firmatario il capogruppo, pordenonese, Luca Ciriani. "La nostra proposta - spiega Ciriani - è quella di suddividere le zone su base provinciale e, dove i valori lo consentono, aprire almeno le scuole materne ed elementari e i negozi come nella zona arancione".
La proposta non ha però speranze di essere approvata, perché non vede d'accordo tutte le altre forze politiche di maggioranza: l'assegnazione delle zone è stata sempre considerata per regioni. Sul tema è intervenuto ad esempio Luca Sut, parlamentare 5 Stelle: "Il Pordenonese - spiega - ora versa in una situazione meno grave ma che va preservata perché la ripresa dei contagi è dietro l'angolo. Si possono circoscrivere zone di rischio maggiore in contesti regionali a rischio minore, ma procedere in senso inverso - conclude il deputato - ritengo sia sbagliato".
L'ex provincia di Pordenone, secondo i dati del ministero della Salute elaborati dal laboratorio digitale del Gruppo GEDI, ha un'incidenza di 197 casi nell'ultima settimana ogni 100 mila abitanti. Udine ha l'incidenza più alta in Italia, 617. Gorizia ne ha 523, Trieste 342. La media regionale è 449, il valore più alto in Italia. Guardando alle province venete confinanti, Venezia ha un incidenza di 253 nuovi casi, Treviso 226 e Belluno 243. Il Veneto, come il Friuli Venezia Giulia, è attulamente zona rossa.