Apu Udine, si interrompe al PalaCarnera la striscia positiva

bianconeri battuti da Tezenis Verona per 66 a 81. Friulani in difficoltà fin dal primo quarto

Apu Udine, si interrompe al PalaCarnera la striscia positiva
Un po' di rilassatezza, ma soprattutto l'incapacità di capire la strategia degli avversari: dopo 4 vittorie in fila, l'APU perde in casa contro Verona, brava a negare il tiro da tre punti alla batteria di tiratori friulana costringendoli a scorribande che generano tantissime palle perse. Fin dall'inizio si capisce che la Tezenis vale più della classifica. Costruita come i friulani per la promozione, si trova non solo fuori dalla zona playoff ma invischiata nella lotta salvezza: stranezze del girone di A2 più equilibrato di sempre, dove Udine, seconda, non è nemmeno matematicamente salva a sette giornate dalla fine.

Ramagli, ex con il dente avvelenato per un contratto risolto senza troppi pensieri dal presidente Pedone, la studia bene: costringe i bianconeri a intestardirsi nei palleggi. Solo Antonutti gioca sui livelli che la partita richiede: Mussini fa vedere gli antichi difetti, e Boniciolli si arrangia adattando De Angeli e Giuri. Nonostante i problemi, l'Old Wild West arriva sul -2 con 10 minuti da giocare, ma il crollo nel quarto finale è dietro l'angolo. Giuri firma la parità a quota 63, poi Verona si affida all'esperienza di Tomassini e Greene. Johnson si intestardisce a fare tutto da solo, e il 18-3 di parziale permette a Ramagli di consumare la sua vendetta.