In Friuli Venezia Giulia l'aumento di casi più alto d'Italia

L'area che fa riferimento dall'azienda sanitaria del Friuli Centrale è tra le dieci con più casi nell'ultima settimana, 350 ogni centomila abitanti

In Friuli Venezia Giulia l'aumento di casi più alto d'Italia
Nella settimana che si è appena conclusa la crescita dei casi è stata in Friuli Venezia Giulia la più alta d'Italia, al netto della Val d'Aosta, che partiva da livelli più bassi. Oltre mille contagi in più, ovvero un +57% che si avvicina all'impennata di ottobre, all'inizio della seconda ondata, quando però case di riposo e operatori sanitari non erano immuni come lo sono oggi, grazie al vaccino. In termini assoluti 2800 casi in 7 giorni rappresentano un rapido ritorno alla situazione di fine gennaio.

Il quadro rimane piuttosto diversificato sul territorio. I dati sono stati analizzati lungo tutto il fine settimana dalla task force che continuerà a lavorare nel pomeriggio. Si escludono interventi simili a quelli che si sono visti finora con zone rosse mirate a singoli comuni, che hanno dimostrato di essere tardivi. L'ipotesi è quella di coinvolgere aree più estese.

L'attenzione è alta su alcune parti della provincia di Udine e di Gorizia. A livello numerico l'area che fa riferimento dall'azienda sanitaria del Friuli Centrale è tra le dieci d'Italia con più casi nell'ultima settimana, 350 ogni centomila abitanti. A Gorizia sono stati superati i 200 casi ogni 100 mila abitanti, mentre a Trieste e Pordenone sono 142 e 131. "Già stasera potremmo prendere decisioni" - spiega il vicepresidente Riccardo Riccardi, preoccupato da zona gialla e varianti. Ma non c'è solo il fattore scuole, aggiunge, facendo capire che eventuali misure non si fermeranno all'ambito scolastico, su cui peraltro si attendono novità da Roma dopo il parere del comitato tecnico-scientifico.