Giallo addio? Forse da lunedì. Fedriga pensa a misure restrittive mirate

Trieste riattiva letti di terapia intensiva per supportare Udine, ormai satura. Vaccinazioni in fabbrica, sì dell'ex commissario Arcuri

Giallo addio? Forse da lunedì. Fedriga pensa a misure restrittive mirate
Di fronte all'alta probabilità di uscire comunque dalla zona gialla lunedì prossimo, la regione valuta il da farsi per fermare la terza ondata, che sta partendo a terapie intensive sostanzialmente già sature. L'ospedale di Udine, che ha dovuto rinviare alcune operazioni, ha chiesto a Cattinara il trasferimento di pazienti Covid: Trieste ha concesso la riattivazione nel giro poche ore di due posti letto.

Per il presidente Massimiliano Fedriga la situazione è estremamente preoccupante. Il governatore annuncia misure restrittive mirate a breve, ma non si sbilancia: ogni ipotesi è aperta, sostiene. La giunta vorrebbe vedere il nuovo Dpcm, per non varare norme che poi si scopre essere contradditorie. Le ultime indiscrezioni da Roma dicono che il decreto prevederà delle soglie di chiusura automatica per gli istituti scolastici: si parla di didattica a distanza a partire da 100 o 250 casi settimanali ogni 100 mila abitanti: la provincia di Udine è l'unica che supera entrambe queste soglie. 
L'incidenza più alta è in Friuli orientale.

Quanto alle vaccinazioni, tra gli ultimi atti del commissario Domenico Arcuri c'è una lettera di sostegno a Confindustria Friuli Venezia Giulia, che sta elaborando con i sindacati un protocollo per le iniezioni in fabbrica. La nostra regione potrebbe essere la prima a vaccinare nei posti di lavoro con l'Astrazeneca, potremmo cominciare già entro marzo, annuncia fiducioso il numero uno di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti, che insieme alla sua omologa udinese Anna Mareschi Danieli esprime grande soddisfazione per la missiva. Il protocollo prende spunto da iniziative simili già avviate per i tamponi rapidi in fabbrica e per le vaccinazioni antinfluenzali.