"Restate a casa"

Ospedali in affanno, l'appello a rispettare le restrizioni previste arriva dai medici della provincia di Udine, una fra le più colpite d'Italia

"Restate a casa"
Il personale sanitario è allo stremo, i cittadini si comportino seguendo alla lettera tutte le restrizioni previste dalla zona rossa.

L'appello accorato arriva dall'ordine dei medici di Udine, nei giorni in cui l'ex provincia è il territorio italiano a maggiore incidenza di nuovi positivi e gli ospedali sono in grande affanno. La lettera è stata scritta dal presidente dell'ordine dei medici Gianluigi Tiberio alla luce del grido d'allarme arrivato dai colleghi che qualche giorno fa al Santa Maria della Misericordia di Udine sono stati richiamati urgentemente in servizio dopo aver smontato dal proprio turno per far fronte al continuo afflusso di pazienti. I camici bianchi sono stanchi dopo un anni di pandemia vissuto in prima linea.

Chiediamo ai cittadini di portare rispetto e avere riconoscenza per quanto stanno facendo gli operatori sanitari, siate coscienziosi e scrupolosi nell'osservanza di tutti i divieti, è l'invito dei dottori. L'appello arriva in concomitanza con la ripresa delle vaccinazioni con Astrazeneca. Confermati gli appuntamenti fissati dalle 15 di oggi, l'ora della ripartenza in tutta Italia. Nella giornata di venerdì era prevista l'operatività di solo un punto vaccinale con Astrazeneca, quello di Spilimbergo. Da sabato e per tutto il fine settimana sono migliaia le persone attese per l'inoculazione. Chi aveva in programma l'immunizzazione durante il periodo di sospensione sarà richiamato dall'Azienda sanitaria per fissare una nuova data. La novità comunicata ieri dalla Regione è che alle categorie prioritarie precedentemente conosciute se n'è aggiunta un'altra, la Protezione civile: parliamo di 160 dipedenti e 10 mila volontari in Friuli Venezia Giulia. Potranno prenotarsi al cup, previsto per loro l'AstraZeneca. Intanto è uscito dall'Istituto superiore di sanità il dato sulle presenze dell'influenza stagionale tra la popolazione. I numeri sono in netto calo rispetto agli anni passati, ma la settimana scorsa il Friuli Venezia Giulia è stata l'unica regione italiana a superare la soglia basale, pari a poco più di 3 casi per mille assistiti.