Vaccini: all'appello mancano ancora troppi operatori sanitari

Un caso che potrebbe creare problemi, qualora si dovesse applicare il decreto che obbliga il personale della sanità ad immunizzarsi, con la sospensione dell'attività o la variazione di mansioni per chi si rifiuta

Vaccini: all'appello mancano ancora troppi operatori sanitari
La stragrande maggioranza dei sanitari della regione e' vaccinata; il numero di quelli che non lo sono ancora, però, rimane importante, soprattutto tra infermieri e operatori socio sanitari. L'applicazione del decreto che obbliga il personale della sanità alla vaccinazione, di conseguenza, potrebbe avere ricadute negative sul sistema già in situazione di grave carenza e stress da pandemia. 

Nell'azienda sanitaria Friuli occidentale, secondo i dati forniti dalla direzione generale, è vaccinato circa l'83% degli oltre 1300 infermieri e 600 operatori socio sanitari in pianta organica. Qualora i restanti rinunciassero alla immunizzazione, in base alla nuova normativa dovranno essere sospesi dalle loro attività lasciando scoperti i turni. 

Così anche nell'azienda sanitaria Friuli centrale dove si stima che i non vaccinati siano circa il 23%, duemila persone che tuttavia comprendono anche i 1600 che già hanno contratto la malattia e si suppone siano immuni.

 Situazione simile nelle case di riposo dove i dati sono più difficili da ottenere ma comunque secondo quanto emerso presentano percenutali tra oss e infermieri alte abbastanza da creare possibili disservizi nel caso gli interessati rifiutassero la vaccinazione. Di contro il problema potrebbe essere sanato rapidamente con una immunizzazione di massa dedicata che le aziende sanitarie di udine e pordenone hanno già predisposto per i prossimi giorni. 

L'iter fissato dal decreto ministeriale intanto sta andando avanti. Aziende pubbliche, datori di lavoro privati e ordini professionali del settore hanno già fornito gli elenchi dei propri dipendenti e iscritti alla regione che dovrà verificare il loro stato vaccinale. E cresce anche, sulla rete e non solo, la contestazione contro il vaccino obbligatorio. Conferma preoccupato le tensioni il presidente dell'ordine degli infermieri di udine Giglio che segnala svariate situazioni di dissenso tra le quali che c'è anche chi il vaccino rifiuta non solo di riceverlo ma anche di somministrarlo.