A Spilimbergo imbrattati manifesti a favore dell'aborto farmacologico

Il vandalismo è avvenuto la notte scorsa. La denuncia presentata dell'Uaar, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti.

A Spilimbergo imbrattati manifesti a favore dell'aborto farmacologico
Con un post su Facebook e nel blog del proprio sito, il Circolo di Pordenone dell'Uaar, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, ha denunciato l'imbrattamento di alcuni manifesti della campagna nazionale dell'associazione a difesa dell'aborto farmacologico, avvenuto la notte scorsa a Spilimbergo. Il coordinatore del circolo di Pordenone dell'Uaar, Loris Tissino, sul sito ha scritto: "La libertà di espressione a qualcuno dà evidentemente fastidio  o forse a fare paura è, semplicemente, la libertà di scelta delle donne, che non dovrebbero essere informate del fatto che l'aborto farmacologico è una scelta possibile e sicura e può venire incontro al loro sacrosanto, questo sì, diritto di autodeterminazione.»
L'Uaar ha lanciato la campagna a difesa del diritto all'aborto farmacologico e a favore dell'autodeterminazione delle donne nel febbraio di quest'anno, dopo che alcune organizzazioni antiabortiste avevano pubblicato dei manifesti e cartelloni con l'intento - secondo l'Uaar - di colpevolizzare le donne. L'associazione condanna anche la decisione di alcune regioni (Umbria, Marche e Abruzzo) di boicottare la distribuzione e l'uso della pillola abortiva Ru486, decisione lesiva del diritto delle donne di poter scegliere.