Terapie intensive, il giallo dei numeri

Lunedì il massimo di nuovi ingressi, quindici. Ma solo sette a Trieste, Udine e Pordenone. Pesa il dato di Gorizia

Terapie intensive, il giallo dei numeri
Giallo sui nuovi ricoveri in terapia intensiva in regione: secondo i dati comunicati al ministero della Salute e all'Istituto superiore di Sanità, lunedì è stata la giornata in cui si è registrato il maggior numero di ingressi in rianimazione in Friuli Venezia Giulia nella singola giornata. Ben quindici, record : il massimo di pazienti intubati era stato di tredici, il 16 marzo, in piena emergenza. La pandemia però ora è in fase regressiva. Il dato, comunicato dalla Direzione centrale salute, non ha riscontri nei tre reparti di terapia intensiva riconosciuti: Trieste, Udine e Pordenone. Dove gli ingressi nella giornata di lunedì sono stati complessivamente non più di 7, con i dati confermati direttamente dai reparti. Il bollettino regionale stilato dalla Protezione civile regionale, parla genericamente di 5 posti occupati in più, che però è semplicemente il saldo tra ingressi e uscite: 81 contro 76, tornando sul picco di occupazione della scorsa settimana.

La spiegazione potrebbe arrivare da un documento interno del discusso presidio di Gorizia, che dispone che proprio da lunedì 8 posti in rianimazione covid nel nosocomio isontino. Un riconoscimento che segue le polemiche degli ultimi giorni tra sindacato, assessorato alla Salute, aziende sanitarie: il presidente Fedriga aveva parlato proprio lunedì di speculazione politica da parte dei rianimatori che chiedevano il conteggio dei posti di Gorizia e Palmanova, precedentemente contati come subintensiva, nel novero di quelli di terapia intensiva. Il caso era finito in Parlamento, con un'interrogazione ai ministri Speranza e Gelmini e una richiesta di ispezione. I rianimatori, però, secondo il documento, sarebbero stati accontenati.