A Gradisca d'Isonzo manifestazione contro i centri per il rimpatrio

Secondo i partecipanti la pandemia ha reso ancora più problematica la condizione di chi vive dentro strutture come la ex caserma Polonio

A Gradisca d'Isonzo manifestazione contro i centri per il rimpatrio
L'assemblea "No CPR, no frontiere" composta dalle associazioni che si oppongono alla gestione degli immigrati irregolari attraverso i Centri di Permanenza per i Rimpatri si è riunita nel pomeriggio di sabato 24 aprile nella piazza dell'Unità d'Italia di Gradisca con una mobilitazione in presenza che raccolto circa 80 persone, nel rispetto delle norme di distanziamento anti-covid.

I manifestanti hanno espresso la loro ferma condanna dei CPR definiti "lager di stato e strumenti di repressione". Sono stati poi ricordati i 2 migranti deceduti nel 2020 durante la loro permanenza nel centro allestito all'ex caserma Polonio di Gradisca.

I partecipanti hanno inoltre evidenziato che la pandemia ha reso ancor più alienanti le condizioni di isolamento in cui vengono costretti i migranti che cercano un rifugio nel nostro paese.