Presunti contagi in reparto a Cattinara, il caso arriva in Parlamento

La senatrice forzista Stabile denuncia la mancanza di percorsi separati e chiede il computo e gli esiti degli eventuali casi simili. I familiari di due donne, di cui una deceduta, si sono rivolte ai Carabinieri

Presunti contagi in reparto a Cattinara, il caso arriva in Parlamento
Dopo la denuncia dei medici internisti di Cattinara, ora gli esposti delle presunte vittime del contagio all'interno dei reparti dell'ospedale triestino. 

L'ultimo in ordine di tempo è stato presentato lo scorso martedì (11/5/2021) ai Carabinieri dalla figlia di una insegnante di 64 anni di Trieste che avrebbe contratto il virus mentre era degente in medicina interna, in un reparto considerato no covid, due settimane dopo il suo ricovero, avvenuto il 21 marzo, ed è poi deceduta. La prevista cremazione della salma è stata nel frattempo sospesa.
Un secondo esposto, lo scorso 27 aprile, sempre ai Carabinieri, da una 75 enne pure residente in città che segnala di essere stata contagiata due settimane dopo essere stata ricoverata al settimo piano di Cattinara, lo scorso 30 gennaio, e di aver contratto la polmonite bilaterale da coronavirus dalla quale è guarita dopo un mese di degenza. 

La paziente prima del ricovero aveva fatto il tampone risultato negativo e nei giorni successivi è stata sottoposta ad altri test con lo stesso risultato. 

In entrambi i casi la situazione descritta è la stessa segnalata più volte,dallo scorso novembre ad oggi, dai medici internisti dell'ospedale al direttore generale dell'Azienda sanitaria giuliano isontina, Poggiana. 

Il caso ora è approdato in parlamento dove la senatrice triestina Laura Stabile di Forza Italia ha rivolto una interrogazione al ministro della Salute, Speranza, al quale chiede un computo esatto dei pazienti che hanno contratto il virus all'interno dell'ospedale di Cattinara e quali siano stati gli esiti, e lamenta la mancanza nella struttura di percorsi rigorosamente separati come da prescrizioni ministeriali.

 Saranno fatti tutti i riscontri e le verifiche dovute e opportune precisa Asugi, rimarcando intanto che la situazione all'interno dell'ospedale e anche del reparto di medicina è sotto controllo e in netto miglioramento con la progressiva riduzione e riconversione dei posti Covid.