Il contrattacco di De Monte: "Campagna diffamatoria"

Dopo le critiche per la mancata vaccinazione e per la nomina al vertice della Sores, il direttore del reparto di anestesia e rianimazione dell'ospedale di Udine avvia iniziative legali

Il contrattacco di De Monte: "Campagna diffamatoria"
Una "campagna diffamatoria". Così gli avvocati Giorgia Tripoli ed Elena Feresin, legali di Amato De Monte, si sono espressi riferendosi alle polemiche sorte in seguito alla nomina del loro assistito a capo della Sores , la sala operativa regionale per l'emergenza sanitaria. Gli avvocati hanno fatto sapere che De Monte "ha già dato mandato per l'avvio delle azioni legali a tutela della propria immagine a seguito della campagna diffamatoria in atto nei suoi confronti, sia per quanto attiene la sfera professionale che personale".

La polemica è legata alle procedure seguite per la nomina e al fatto che non sarebbe ancora vaccinato e questa del primo giugno è solo l'ultima puntata di una vicenda dalle ripercussioni politiche.
Il 31 maggio le critiche hanno preso la forma di due interrogazioni parlamentari da parte del Pd: l'ex ministra proprio della Sanità, Beatrice Lorenzin (alla Camera) e la triestina della minoranza slovena Tatjana Rojc (al Senato), hanno chiesto l'intervento del ministro Speranza, richiamando le disposizioni di legge in materia di obbligo di vaccinazione del personale sanitario.

Il passo è breve verso la richiesta al ministro di chiarire "se sussistono elementi per intervenire sulla Regione affinché De Monte venga ricollocato o sospeso dall'incarico". Sin da quando la settimana precedente si era diffusa la notizia della nomina si è creata una pioggia di proteste sul metodo e sul merito dell'incarico - compatte le opposizioni politiche - alla quale De Monte ha replicato con il contagocce, sostenendo di attendere un nuovo vaccino, e il primo giugno attraverso i suoi legali.

Il Consiglio Direttivo Nazionale dell'AAROI-EMAC (Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani - Emergenza Area Critica) ha inviato una nota al Presidente e all'Assessore alla Salute della Regione Fvg per manifestare la "più netta contrarietà" alle modalità di nomina e "sconcerto" per il mancato vaccino dell'anestesista, noto per essere stato responsabile dell'equipe medica che interruppe l'alimentazione e l'idratazione di Eluana Englaro a Udine nel 2009.