Al via il certificato verde, ma per viaggiare è meglio informarsi prima

Il green pass non impedirà che lo Stato in cui ci si reca possa comunque richiedere l'esito di un tampone negativo al momento dell'ingresso

Al via il certificato verde, ma per viaggiare è meglio informarsi prima
E' in arrivo domani (1 luglio) il certificato verde, il documento unico europeo che permetterà di muoversi tra gli Stati dell'Unione Europea e dell'area Schengen. Attenzione, non sarà un ritorno completo alla normalità degli anni pre-Covid per chi tornerà a viaggiare, soprattutto ora che la variante Delta sta tornando a creare problemi in alcuni Paesi.

Il green pass, infatti, non impedirà che lo Stato in cui ci si reca possa comunque richiedere l'esito di un tampone negativo al momento dell'ingresso. Rimane quindi buona norma informarsi sulle misure vigenti nel Paese d'arrivo, oppure consultare il sito "viaggiare sicuri" della Farnesina, che ha una sezione dedicata alle normative Covid. Fino al prossimo 12 agosto, inoltre, sarà possibile continuare a muoversi all'estero anche esibendo il solo certificato rilasciato dalle autorità sanitarie della propria regione.

Discorso a parte va fatto per chi deciderà di viaggiare con bambini al seguito. Se per i minori di 2 anni non è necessario munirsi di green pass e sopra i 12 anni valgono le stesse regole degli adulti, non è chiaro cosa debbano fare le famiglie con figli nati tra il 2009 e il 2019. Dalle FAQ del governo, consultabili online, si evince che per i bambini sotto i 6 anni non hanno bisogno del certificato per entrare nel nostro Paese (e quindi anche per circolare all'interno) ma nulla è specificato per chi si deve recare all'estero. Anche in questo caso ogni Paese ha le sue regole e occorre informarsi prima di partire: in Croazia per esempio i minori di 12 anni possono entrare liberamente se i genitori, o comunque gli adulti accompagnatori, sono muniti di regolare green pass