Realizzare una nuova linea di zincatura per un investimento di ulteriori 100 milioni di euro: è la volontà che il Gruppo Arvedi ha espresso, durante un incontro con i sindacati e la Regione sul piano di sviluppo della Ferriera di Trieste dopo la chiusura dell'area a caldo. Lo rendono noto le rappresentanze sindacali locali di Fim, Fiom, Uilm, Failms e Usb, che il primo giugno hanno partecipato all'incontro assieme al presidente del gruppo, Mario Caldonazzo, e all'assessora regionale al Lavoro Alessia Rosolen.
"Questo investimento - spiegano i sindacati in una nota - diverrebbe strategico nel completare il piano industriale dell'area freddo e prevede trenta ulteriori assunzioni. In tal senso sollecitiamo le istituzioni e gli enti preposti a lavorare velocemente affinché vengano rilasciate le opportune autorizzazioni".
"L'azienda -aggiungono- ha inoltre confermato che l'ordine degli impianti di zincatura e verniciatura, già previsto nell'Accordo di programma è partito. Pertanto si prevede che gli impianti siano
messi in opera entro il termine della Cassa integrazione straordinaria".
Allo stesso tempo la Regione ha fornito i dettagli dei percorsi di riqualificazione delle maestranze dell'area caldo. Ad oggi - riferiscono i rappresentanti sindacali- sono stati coinvolti più di 160 lavoratori, la gran parte dei quali è già operativa presso gli impianti. Alla luce di questo, i sindacati esprimono un giudizio positivo sull'incontro auspicando che il completamento del piano industriale prosegua velocemente fino al riassorbimento di tutte le maestranze dalla Cassa integrazione.
"Questo investimento - spiegano i sindacati in una nota - diverrebbe strategico nel completare il piano industriale dell'area freddo e prevede trenta ulteriori assunzioni. In tal senso sollecitiamo le istituzioni e gli enti preposti a lavorare velocemente affinché vengano rilasciate le opportune autorizzazioni".
"L'azienda -aggiungono- ha inoltre confermato che l'ordine degli impianti di zincatura e verniciatura, già previsto nell'Accordo di programma è partito. Pertanto si prevede che gli impianti siano
messi in opera entro il termine della Cassa integrazione straordinaria".
Allo stesso tempo la Regione ha fornito i dettagli dei percorsi di riqualificazione delle maestranze dell'area caldo. Ad oggi - riferiscono i rappresentanti sindacali- sono stati coinvolti più di 160 lavoratori, la gran parte dei quali è già operativa presso gli impianti. Alla luce di questo, i sindacati esprimono un giudizio positivo sull'incontro auspicando che il completamento del piano industriale prosegua velocemente fino al riassorbimento di tutte le maestranze dalla Cassa integrazione.