Non così male come il 2020, ma non siamo ancora ai livelli del 2019. I dati sulle assunzioni in regione, contenuti nell'ultima indagine dell'Ires e relativi al primo trimestre del 2021, mostrano una flessione nel numero complessivo di nuovi rapporti di lavoro dipendente attivati in Friuli Venezia Giulia.
I numeri guardano ai primi 3 mesi dell'anno e riguardano il settore privato ad esclusione dell'agricoltura. Nel 2019 si viaggiava con una marcia in più, e quelle cifre sono al momento fuori dalla nostra portata, ma è anche vero che nel marzo 2021 ci sono stati segnali di svolta rispetto all'anno scorso.
Come indica il ricercatore che ha elaborato i dati Inps, Alessandro Russo, dai dati di marzo si nota una ripresa soprattutto nel lavoro in somministrazione, l'ex lavoro interinale per intenderci, legata soprattutto al settore industriale. Dall'Istituto Ricerche Economiche e Sociali si aspettano un avvicinamento ai livelli di assunzioni di due anni fa, soprattutto grazie ai settori di industria ed edilizia, che compenseranno parzialmente la flessione di turismo e alla ristorazione.
Proprio dal settore del lavoro stagionale e turistico dovrebbero arrivare buone notizie rispetto al 2020: l'anno scorso, fino a maggio le incertezze erano ancora troppe e le assunzioni praticamente azzerate, e la vera ripresa nel 2020 si è vista solamente verso luglio. Quest'anno è un'altra storia.
Da ultimo, da segnalare il forte ridimensionamento dell'utilizzo del cosiddetto bonus baby sitting, erogato tramite il libretto famiglia e diventato strumento indispensabile per i tanti genitori in lockdown con i figli a casa: dopo l'esplosione dell'utilizzo di questo strumento, che ha sostituito di fatto il voucher, si è tornati a una fase di normalità, con un -84.7% per il mese di marzo di quest'anno rispetto al 2020.
I numeri guardano ai primi 3 mesi dell'anno e riguardano il settore privato ad esclusione dell'agricoltura. Nel 2019 si viaggiava con una marcia in più, e quelle cifre sono al momento fuori dalla nostra portata, ma è anche vero che nel marzo 2021 ci sono stati segnali di svolta rispetto all'anno scorso.
Come indica il ricercatore che ha elaborato i dati Inps, Alessandro Russo, dai dati di marzo si nota una ripresa soprattutto nel lavoro in somministrazione, l'ex lavoro interinale per intenderci, legata soprattutto al settore industriale. Dall'Istituto Ricerche Economiche e Sociali si aspettano un avvicinamento ai livelli di assunzioni di due anni fa, soprattutto grazie ai settori di industria ed edilizia, che compenseranno parzialmente la flessione di turismo e alla ristorazione.
Proprio dal settore del lavoro stagionale e turistico dovrebbero arrivare buone notizie rispetto al 2020: l'anno scorso, fino a maggio le incertezze erano ancora troppe e le assunzioni praticamente azzerate, e la vera ripresa nel 2020 si è vista solamente verso luglio. Quest'anno è un'altra storia.
Da ultimo, da segnalare il forte ridimensionamento dell'utilizzo del cosiddetto bonus baby sitting, erogato tramite il libretto famiglia e diventato strumento indispensabile per i tanti genitori in lockdown con i figli a casa: dopo l'esplosione dell'utilizzo di questo strumento, che ha sostituito di fatto il voucher, si è tornati a una fase di normalità, con un -84.7% per il mese di marzo di quest'anno rispetto al 2020.