Lutto nel mondo della danza, si è spenta la Prima Ballerina Anna Giani

A Trieste fondò il Centro con il suo nome, rimasto attivo per sessant'anni e dove insegnò fino all'ultimo

Lutto nel mondo della danza, si è spenta la Prima Ballerina Anna Giani
Lutto nel mondo dell'arte. Questa mattina (30/7/2021) si è spenta a Trieste Anna Giani, istituzione del mondo della danza. Aveva 94 anni. Diplomata Prima Ballerina alla Scala di Milano nel 1946, piemontese di origine, si trasferì a Trieste alla fine degli anni 50 dove dapprima insegnò danza alla Ginnastica Triestina, poi fondò il Centro Danza con il suo nome che è rimasto attivo per 60 anni, fino al 2020, e dove lei è stata presente fino all'ultimo.

Decenni in cui, sotto il suo insegnamento, si sono formate centinaia e centinaia di ballerine e ballerini, alcune poi divenute maestre di danza a loro volta, altre hanno danzato come professioniste in prestigiosi corpi di ballo in Italia e all'estero.

Correggeva le allieve e gli allievi con gentilezza, precisione e fermezza, senza mai mortificare. Insegnava la tecnica scaligera, tenendo però conto anche della formazione dell'Accademia nazionale di danza e delle successive tendenze dell'arte coreutica. Pur essendo di scuola  dell'inizio del secolo scorso, Anna Giani aggiornava il suo insegnamento sulle nuove tecniche che riteneva migliorative rispetto al passato. Aveva una mente giovane e ha mantenuto fino all'ultimo le linee pure della sua formazione scaligera. 

Pur essendo un po' più anziana di loro, conosceva bene altre etoiles della Scala, Liliana Cosi, Luciana Savignano, Carla Fracci. Con quest'ultima, e con Luciana Novaro, mancate entrambe il 26 maggio scorso, e con la scomparsa oggi di Anna Giani, molti angeli della danza ci hanno lasciati. 

"La danza è volo, è librarsi, staccarsi dalla terra", diceva. Una dellle sue ultime allieve, Elisa Sossi, la ricorda così: "La signora Giani era la danza, è la danza, una danza che voleva che tutti amassero quanto lei e che non era rigida, statica, accademica, era una danza delicata, morbida, libera, naturale, e proprio con questo messaggio voleva che noi ragazze lo fossimo anche nella vita, libere di muoverci, di pensare, di agire, di ballare sulle difficoltà della vita come aveva imparato a fare lei".