E' stata inaugurata, in castello a Udine, negli spazi del Museo Friulano della Fotografia la mostra fotografica e documentaria "Cosacchi in Friuli 1944 1945 le fotografie di Sergio Gennaro", curata da Enrico Folisi e Paolo Brisighelli.
I curatori della mostra hanno voluto raccontare la storia ancora poco conosciuta dell'occupazione dei cosacchi in Carnia. Le popolazioni cosacche e caucasiche, collaborazioniste dei nazisti, occuparono la Carnia e parte della pedemontana friulana alla fine della seconda guerra mondiale. I militari intrapresero una guerra anti-partigiana senza quartiere e controllarono il territorio, fino alla tragica ritirata e alla fine nelle mani dei sovietici.
Fu un periodo drammatico per queste terre, segnato da violenze e stupri. Folisi e Brisighelli hanno lavorato su due corpus documentali: la collezione fotografica di Sergio Gennaro (di Pesariis) e quella dell'archivio dell'ANPI di Udine. Le foto "rubate" ai cosacchi, realizzate da fotografi occasionali e quelle "volute" dai cosacchi, per lo più ritratti dei militari, delle loro famiglie.Lla mostra resta aperta fino al 20 settembre//
I curatori della mostra hanno voluto raccontare la storia ancora poco conosciuta dell'occupazione dei cosacchi in Carnia. Le popolazioni cosacche e caucasiche, collaborazioniste dei nazisti, occuparono la Carnia e parte della pedemontana friulana alla fine della seconda guerra mondiale. I militari intrapresero una guerra anti-partigiana senza quartiere e controllarono il territorio, fino alla tragica ritirata e alla fine nelle mani dei sovietici.
Fu un periodo drammatico per queste terre, segnato da violenze e stupri. Folisi e Brisighelli hanno lavorato su due corpus documentali: la collezione fotografica di Sergio Gennaro (di Pesariis) e quella dell'archivio dell'ANPI di Udine. Le foto "rubate" ai cosacchi, realizzate da fotografi occasionali e quelle "volute" dai cosacchi, per lo più ritratti dei militari, delle loro famiglie.Lla mostra resta aperta fino al 20 settembre//