Alla fine, le sospensioni sono scattate a Pordenone: ieri sera (20/8/2021) il consiglio dell'Ordine dei medici del Friuli occidentale ha preso atto del provvedimento nei confronti dei 12 iscritti che non si sono ancora vaccinati.
Segue gli accertamenti del dipartimento di prevenzione dell'Asfo, che ne aveva segnalati 26. Quattordici però hanno potuto dimostrare l'avvenuta vaccinazione in altre regioni. Uno dei problemi principali, come ha confermato il presidente dell'Ordine provinciale Guido Lucchini, è infatti che i sistemi informatici non si parlano tra loro: alcuni iscritti a Pordenone, che lavorano in altre regioni o all'estero, erano stati vaccinati già a gennaio eppure non risultavano in regola.
Segue gli accertamenti del dipartimento di prevenzione dell'Asfo, che ne aveva segnalati 26. Quattordici però hanno potuto dimostrare l'avvenuta vaccinazione in altre regioni. Uno dei problemi principali, come ha confermato il presidente dell'Ordine provinciale Guido Lucchini, è infatti che i sistemi informatici non si parlano tra loro: alcuni iscritti a Pordenone, che lavorano in altre regioni o all'estero, erano stati vaccinati già a gennaio eppure non risultavano in regola.
I no vax rimangono così solo 12, anche se due sono medici in pensione. Tutti non potranno lavorare, né nel pubblico né nel privato: lo facessero, andrebbero incontro all'accusa di esercizio abusivo della professione. I medici pordenonesi sospesi si aggiungono ai 7 che hanno subito lo stesso provvedimento a Udine, anche se dal capoluogo friulano sono in arrivo altre segnalazioni di iscritti che operano fuori regione e che non avrebbero ottemperato all'obbligo vaccinale.
Rimane invece confusionaria la situazione a Trieste e Gorizia: Asugi stima in un centinaio i medici non in regola, i numeri probabilmente saranno sensibilmente inferiori ma l'Azienda continua a non inviare l'elenco all'ordine provinciale al contrario di quello che hanno fatto Friuli occidentale e centrale.
Il Dipartimento di Prevenzione dell'azienda giuliana, complici le ferie estive, è in queste settimane quello in maggior sofferenza, anche nel tracciamento dei contatti dei positivi.
Rimane invece confusionaria la situazione a Trieste e Gorizia: Asugi stima in un centinaio i medici non in regola, i numeri probabilmente saranno sensibilmente inferiori ma l'Azienda continua a non inviare l'elenco all'ordine provinciale al contrario di quello che hanno fatto Friuli occidentale e centrale.
Il Dipartimento di Prevenzione dell'azienda giuliana, complici le ferie estive, è in queste settimane quello in maggior sofferenza, anche nel tracciamento dei contatti dei positivi.