C'è il governo cinese dietro a una azienda che fornisce droni militari

L'indagine sulla acquisizione della società pordenonese condotta dalla guardia di finanza; violata una legge che disciplina il settore dei materiali di armamento

C'è il governo cinese dietro a una azienda che fornisce droni militari
L'acquisizione da parte di imprenditori cinesi di una società pordenonese operante nella fabbricazione di droni a uso militare è finita nel mirino della guardia di finanza di Pordenone. Il tutto è partito dagli accertamenti delegati dalla magistratura su un'aviosuperficie ricompresa nel demanio militare che vedeva una sinergica occupazione, in mancanza di autorizzazione, di un aeroclub privato e della società in questione, operante nella fabbricazione di aeromobili e veicoli spaziali e di droni a uso militare.

Dalle indagini è risultato che l'azienda era stata acquisita da una società con sede a Hong Kong; il valore del capitale risultava 90 volte superiore a quello nominale della società acquisita. Gli accertamenti delle Fiamme gialle hanno consentito di stabilire che dietro all'acquirente c'erano due società controllate dal governo cinese. L'operazione risultava perfezionata con modalità che la Finanza definisce opache e con comunicazioni tardive alla Presidenza del Consiglio e al ministero della Difesa.

I finanzieri hanno ravvisato una violazione della legge che disciplina il settore dei materiali di armamento; inoltre viene contestato un reato riguardante la temporanea esportazione dalla Cina di un drone militare in occasione di una Fiera a Shanghai. 6 le persone denunciate, tre italiani e tre cinesi.