Contagi in aumento, l'ospedale Maggiore di Trieste apre un reparto Covid

Raddoppiata la disponibilità, metà dei nuovi posti già riempiti e potrebbero non bastare

Area covid, zona rossa. C'è questa scritta da oggi al secondo piano della "Palazzina infettivi" dell'ospedale Maggiore di Trieste, dov'è stato allestito un nuovo reparto per malati di media gravità. Disponibilità raddoppiata, ma i nuovi 16 posti letto sono stati riempiti per metà nel giro di poche ore con gli arrivi dall'area di emergenza dei pronto soccorso di Cattinara, Monfalcone e Gorizia. L'allargamento potrebbe tuttavia non essere sufficiente. Ci si attende un incremento dell'afflusso nei prossimi giorni, spiega il primario Roberto Luzzati.

Dei 16 pazienti covid ricoverati al Maggiore, solo uno - una persona molto anziana - è vaccinato. Tutti gli altri 15 no. L'età dei pazienti va perlopiù dai 50 ai 60 anni, spesso con patologie concomitanti come obesità, diabete e ipertensione. Tra i non vaccinati, soprattutto quelli che sono passati per la terapia intensiva, alcuni si pentono. Altri invece rimangono convinti della propria scelta e temono che i medici li vaccinino di nascosto in ospedale.

Sul ruolo delle manifestazioni di questi giorni nell'incremento dell'epidemia a Trieste, Luzzati è preoccupato. Il suo appello è molto chiaro e diretto in particolare ai non vaccinati: "In condizioni di assembramento, indossate la mascherina!". Infine un altro appello: prenotarsi subito per la terza dose, la seconda in caso di vaccinazione con Johnson e Johnson. Lo possono fare tutti i fragili e gli ultrasessantenni a sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale.