66 mila lavoratori non vaccinati. L'incognita dei 14 mila senza tampone

Un'analisi della Cgia di Mestre evidenzia che la situazione in Fvg è peggiore dell'area più critica d'Italia, il Mezzogiorno. L'Iss evidenzia che i vaccinati under 60 hanno avuto il 97% di probabilità in meno di un ricovero in t.i o di morire

66 mila lavoratori non vaccinati. L'incognita dei 14 mila senza tampone
Bene i 20enni, un po' meno i 40 e 50enni. Se il Friuli Venezia Giulia vanta percentuali di vaccinazione tra le più alte d'Italia tra i 20 e i 29 anni, tolti i minorenni è la fascia d'età tra i 40 e i 60 anni quella più restia a farsi vaccinare contro il covid. 

Mentre la regione si avvia verso l'80% della copertura nella platea di vaccinabili, l'ultimo report dell'Istituto superiore di Sanità mostra come - rispetto a un non vaccinato - un completamente vaccinato tra i 40 e i 59 anni abbia avuto il 97% di probabilità in meno di essere ricoverato in terapia intensiva e di morire.

Proprio in questa fascia d'età si annida la maggior parte di quei 66 mila occupati senza vaccino in Regione. 

In percentuale - secondo calcoli della CGIA di Mestre - siamo al di sopra della media nazionale anche rispetto alla macroarea più critica, quella del Mezzogiorno.

La buona notizia è che, rispetto al monitoraggio della settimana precedente, gli occupati non ancora vaccinati sono diminuiti di 10mila unità. 

Secondo il responsabile dell'Ufficio Studi, Paolo Zabeo, la cattiva notizia è che togliendo chi si è regolarmente sottoposto a tampone durante la prima settimana di obbligatorietà del green pass - ovvero 52mila persone - mancano all'appello 14.600 lavoratori. 

La sensazione, dice Zabeo, è che molti dipendenti senza Green pass abbiano “aggirato” la disposizioni previste dal decreto legge, recandosi comunque in fabbrica o in ufficio.

I controlli, aggiunge, non sarebbero particolarmente stringenti. Una sorta di tacito accordo accordo lavoratore-dipendente, in alcuni casi, per non doversi privare di professionalità difficilmente sostituibili.