Manifestazioni vietate, dopo Trieste anche a Udine, Pordenone e Gorizia

Il commissario di Governo, Valenti, il presidente della Regione, Fedriga, e i sindaci dei 4 capoluoghi si sono confrontati su una linea di azione comune

Manifestazioni vietate, dopo Trieste anche a Udine, Pordenone e Gorizia
Dopo il decreto prefettizio su piazza Unità a Trieste, che fino al 31 dicembre sarà vietata alle manifestazioni salvo quelle organizzate da enti pubblici, ora tocca agli altri capoluoghi. Il commissario di Governo, Valenti, il presidente della Regione, Fedriga, e i sindaci di Trieste, Udine, Pordenone e Gorizia si sono confrontati su una linea di azione comune, ma calibrata sui diversi territori. I decreti degli altri Prefetti dovrebbero essere siglati dopo le riunioni provinciali dei Comitati per l'ordine e la sicurezza. L'idea di fondo è che il divieto di manifestare nelle piazze principali possa fungere da deterrente per i manifestanti che non intendono violare le norme.

 A Udine il sindaco Fontanini è intenzionato a chiedere l'interdizione delle piazze Matteotti, XX settembre, piazza del Duomo e soprattutto piazza Libertà: "C'è un terrapieno, ci sono dislivelli, potrebbe essere pericoloso - spiega. L'idea è di fermare le manifestazioni in piazza Primo Maggio, dove, per la sua ampiezza, è possibile garantire il distanziamento".  

Per il sindaco di Pordenone, Ciriani, non si può proibire ai no vax di manifestare, ma questo diritto deve essere attuato nel rispetto di determinate regole. "Gli eventi del Natale in città - spiega -  occuperanno peraltro le piazze principali con mercatini, concerti, attività per bambini, quindi le manifestazioni in centro saranno oggettivamente incompatibili. Le ordinanze saranno dunque basate sulla tutela motivata del centro città". 

Gorizia non ha ancora visto cortei no vax di massa, ma quello che la accomuna a Trieste è la crescita preoccupante dei contagi. "C'è continuità territoriale con Trieste, spiega il sindaco Ziberna. "Il diritto a sfilare è sacrosanto, ma lo sono ancor di più l'incolumità e la salute pubblica". L'intenzione è quella di chiedere al Prefetto di tutelare piazza Vittoria, il piazzale della Casa Rossa e quello della Transalpina, anche se la prima sarà preclusa di fatto dalle manifestazioni del dicembre goriziano.