Comparata a quella del campionato di calcio, la classifica del rapporto "Ecosistema urbano", coordinata da Legambiente e Istituto di ricerca Ambiente Italia, vede i quattro capoluoghi del Friuli Venezia Giulia nella colonna di sinistra, ovvero tra le eccellenze, grazie agli indicatori ambientali presi in considerazione in sei macroaree: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano, energia.
Nella classifica nazionale che vede Trento prima e Palermo ultima, Pordenone - anche se in discesa di due posizioni - si piazza al quinto posto. Notevole il miglioramento di Trieste che dalla quarantesima posizione sale alla dodicesima. La tallona Udine che sale dal 26 esimo posto al tredicesimo. Un po' più staccata Gorizia, che è trentaduesima e guadagna una posizione.
La qualità dell'aria migliora sotto il profilo del biossido di azoto ma registra un innalzamento dei livelli di polveri sottili. I consumi idrici aumentano in tre capoluoghi su quattro, probabilmente per effetto delle misure di prevenzione Covid. La capacità di depurazione rimane immutata mentre la produzione pro capite di rifiuti urbani evidenzia una inversione di tendenza, fatta eccezione per Gorizia.
Causa Covid il servizio di trasporto pubblico subisce una forte flessione e il tasso di motorizzazione (auto circolanti/100 abitanti) continua a crescere. Diminuisce l'estensione media delle isole pedonali e il verde fruibile in area urbana registra una sensibile diminuzione. Anche quest'anno è stato assegnato un punteggio addizionale alle città che si contraddistinguono in termini di politiche innovative, però nessun capoluogo del Friuli Venezia Giulia lo ha ottenuto.
Nella classifica nazionale che vede Trento prima e Palermo ultima, Pordenone - anche se in discesa di due posizioni - si piazza al quinto posto. Notevole il miglioramento di Trieste che dalla quarantesima posizione sale alla dodicesima. La tallona Udine che sale dal 26 esimo posto al tredicesimo. Un po' più staccata Gorizia, che è trentaduesima e guadagna una posizione.
La qualità dell'aria migliora sotto il profilo del biossido di azoto ma registra un innalzamento dei livelli di polveri sottili. I consumi idrici aumentano in tre capoluoghi su quattro, probabilmente per effetto delle misure di prevenzione Covid. La capacità di depurazione rimane immutata mentre la produzione pro capite di rifiuti urbani evidenzia una inversione di tendenza, fatta eccezione per Gorizia.
Causa Covid il servizio di trasporto pubblico subisce una forte flessione e il tasso di motorizzazione (auto circolanti/100 abitanti) continua a crescere. Diminuisce l'estensione media delle isole pedonali e il verde fruibile in area urbana registra una sensibile diminuzione. Anche quest'anno è stato assegnato un punteggio addizionale alle città che si contraddistinguono in termini di politiche innovative, però nessun capoluogo del Friuli Venezia Giulia lo ha ottenuto.