Addio a Demetrio Volcic, raccontò l'Urss e l'autunno di Praga

E' morto a Gorizia, aveva da poco compiuto 90 anni. Storico corrispondente da Mosca, fu lo sguardo e la voce della Rai da oltrecortina

Addio a Demetrio Volcic, raccontò l'Urss e l'autunno di Praga
E' morto a Gorizia Demetrio Volcic, volto storico della Rai e del giornalismo televisivo italiano. Aveva 90 anni.
Era nato a Lubiana il 22 novembre 1931, da madre goriziana e padre triestino. La famiglia si era trasferita in Jugoslavia - raccontava lo stesso Volcic - ai tempi del fascismo, "perché qui non potevano parlare lo sloveno, la loro lingua".

Laureato in economia, fu assunto alla Rai nel 1956 e lavorò ai notiziari radiofonici nella sede di Trieste. Tra gli incarichi di cui amava raccontare, la "copertura" delle olimpiadi di Roma, dove serviva qualcuno in grado di intervistare gli atleti dell'est, in particolare i russi. La lingua madre gli consentì di fare un lavoro eccellente e da lì cominciò il suo percorso professionale all'estero: fu inviato e poi per 25 anni corrispondente della Rai da Praga, Vienna, Bonn e soprattutto Mosca, da dove fece conoscere agli italiani il mondo al di là della cortina di ferro.

Fu direttore del Tg1 tra il 1993 e il 1994 prima di lasciare la professione giornalistica per la carriera accademica e politica. E' stato senatore fra il '97 e il 2001, e parlamentare europeo fino al 2004.

Nel 2010 ha ricevuto il premio Ilaria Alpi alla carriera. Tra i suoi libri, "Mosca. I giorni della fine", "Est. Andata e ritorni nei paesi ex comunisti", "1968. L'autunno di Praga" e "Il piccolo zar".