La Bassa Friulana si conferma ancora una volta una tappa importante del viaggio della cocaina diretta al nord Italia. Meno di un anno fa il sequestro di Aiello, poi Palmanova e ora quasi un quintale di droga viene intercettato dalla Guardia di finanza a Bagnaria Arsa.
A destare i primi sospetti, lo strano andirivieni di due mezzi con targa croata dal parcheggio di un supermercato di Cervignano a un vicino distributore di benzina con ripetuti giri attorno alla rotonda. A muoversi un furgone, con a bordo due persone, e un carro attrezzi.
Sotto gli occhi della Guardia di Finanza intervenuta, evidentemente in borghese, anche il passaggio di uno scatolone dal furgone al carro attrezzi parcheggiato poco dopo davanti a un hotel che sorge nei pressi. A questo punto uno dei tre pedinati scompare. Gli altri due si allontanano con il furgone e finiscono nel parcheggio di un agriturismo di Bagnaria Arsa.
Qui un nuovo passaggio di scatoloni a un altro furgone e la ripartenza verso un vicino boschetto dove i trafficanti, poco prima di essere bloccati dai militari, cercano di nascondere altra droga. In tutto quella sequestrata si avvicina al quintale. In manette finiscono due uomini provenienti dalla Croazia: Danijel Gaspic, 43 anni, e Fragno Ara-cic di 63.
Da dove veniva la droga? All'udienza di convalida i due, assistiti dalle avvocatesse Elena Muz e Erica Nardoni di Udine, si avvalgono della facoltà di non rispondere ma dalle dichiarazioni spontanee rese da uno dei due sembrerebbe che la droga sia stata caricata a Latisana e poi abbandonata nel bosco perchè qualcosa sarebbe andato storto e il lavoro, per il quale l'uomo era stato ingaggiato in Croazia con la promessa di un compenso di diecimila euro non si sarebbe concluso.
A destare i primi sospetti, lo strano andirivieni di due mezzi con targa croata dal parcheggio di un supermercato di Cervignano a un vicino distributore di benzina con ripetuti giri attorno alla rotonda. A muoversi un furgone, con a bordo due persone, e un carro attrezzi.
Sotto gli occhi della Guardia di Finanza intervenuta, evidentemente in borghese, anche il passaggio di uno scatolone dal furgone al carro attrezzi parcheggiato poco dopo davanti a un hotel che sorge nei pressi. A questo punto uno dei tre pedinati scompare. Gli altri due si allontanano con il furgone e finiscono nel parcheggio di un agriturismo di Bagnaria Arsa.
Qui un nuovo passaggio di scatoloni a un altro furgone e la ripartenza verso un vicino boschetto dove i trafficanti, poco prima di essere bloccati dai militari, cercano di nascondere altra droga. In tutto quella sequestrata si avvicina al quintale. In manette finiscono due uomini provenienti dalla Croazia: Danijel Gaspic, 43 anni, e Fragno Ara-cic di 63.
Da dove veniva la droga? All'udienza di convalida i due, assistiti dalle avvocatesse Elena Muz e Erica Nardoni di Udine, si avvalgono della facoltà di non rispondere ma dalle dichiarazioni spontanee rese da uno dei due sembrerebbe che la droga sia stata caricata a Latisana e poi abbandonata nel bosco perchè qualcosa sarebbe andato storto e il lavoro, per il quale l'uomo era stato ingaggiato in Croazia con la promessa di un compenso di diecimila euro non si sarebbe concluso.